Blog Netminds
Reverse Time Collapse vola negli States: Sergio e Fernando, ecco chi c'è dietro le quinte
Dopo aver narrato le avventure dei tre cavalieri Netminds partiti alla volta del Nuovo Continente, adesso ci soffermiamo a raccontare quelle che sono le sensazioni di chi lavora dietro le quinte.
Perché quando si parte per una spedizione così importante finalizzata
a conquistare l'America, alle spalle dei protagonisti c'è sempre un esercito
che in silenzio continua ad avanzare...
Oggi presentiamo due personaggi della compagnia dell'anello,
pardon di Meangrip: Sergio Mazzola e
Fernando Colarossi, rispettivamente
sviluppatore di videogames e rigger 3D.
Entrambi studenti Iudav, grazie al quale sono entrati nel progetto Reverse:
Time Collapse, svelano quelle che sono le emozioni nel far parte di un team
così importante, il tutto a poche settimane dalla loro laurea…
Entrambi studenti Iudav, grazie
Fernando Colarossi, rigger 3D e Sergio Mazzola, sviluppatore di videogames |
Come siete entrati a far
parte di Netminds?
“Il tutto è partito grazie allo Iudav e
dunque al professore Carlo Cuomo. L’entrare a far parte di questa azienda ti fa
comprendere come nonostante a volte si abbia il mito delle grandi multinazionali, poi anche realtà più piccole fanno un grandissimo lavoro. Non ci saremmo mai
aspettati di entrare a far parte di un progetto così ambizioso, è stata una lieta
scoperta. Una scelta che confermeremmo senza batter ciglio anche adesso”.
Sergio, in quanto
sviluppatore di videogames di cosa ti occupi in RTC?
“Il mio ruolo è quello di programmare,
ovvero creare script affinché il gioco funzioni. Lo scripting ti concede una
personalizzazione maggiore del prodotto finale, oltre a questo mi occupo anche
di gestire le meccaniche di gioco, dunque il gameplay. Ho imparato tanto da
quando sono arrivato qui infatti ho iniziato anche a fare level design, costruisco
le aree ovviamente sempre in ambito Unity”.
Robert De Niro e Bradley Cooper esultano dopo aver giocato a Reverse: Time Collapse |
Cosa si prova a far parte di
un team così importante che tra pochi giorni siederà al tavolo con dei colossi?
“E’ un’esperienza formativa che ti fa
crescere molto, si crea un legame anche importante con le persone con il quale
lavori. Questo è il lato positivo delle aziende italiane che prediligono i rapporti
umani. Così facendo entri a far parte integrante di un gruppo di lavoro e il
progetto diventa anche qualcosa di tuo”. Afferma Fernando.
Prosegue poi Sergio: “Grazie a Meangrip ho avuto modo di partecipare alla Gamescom in Colonia, alla Games Week a Milano ed altre manifestazioni. Non ti nascondo che sarei andato con piacere anche alla Game Developers Conference (ride, ndr). Tutti questi appuntamenti mi hanno fatto capire come l’estero è più predisposto al mondo del gaming. Le sensazioni per la GDC non possono che essere positive, visto le persone che andranno a presentare RTC”.
Prosegue poi Sergio: “Grazie a Meangrip ho avuto modo di partecipare alla Gamescom in Colonia, alla Games Week a Milano ed altre manifestazioni. Non ti nascondo che sarei andato con piacere anche alla Game Developers Conference (ride, ndr). Tutti questi appuntamenti mi hanno fatto capire come l’estero è più predisposto al mondo del gaming. Le sensazioni per la GDC non possono che essere positive, visto le persone che andranno a presentare RTC”.
Fernando invece sei un rigger
3D, quali sono i tuoi compiti?
“Io
mi occupo di grafica 3D, nel corso degli anni mi sono specializzato sul rig che
era il discorso che più mi interessava e che mi regalava anche più
soddisfazioni perché nel tempo ho imparato a muovermi con più naturalezza. Mi
occupo di preparare i personaggi alla fase di animazione: ne costruisco lo
scheletro, le deformazioni che il personaggio poi assumerà e i movimenti che
quel corpo dovrà effettuare in fase di animazione. La mia figura è un mix tra
chi programma e chi lavora all'animazione. Lo scopo finale deve essere
realizzare un personaggio che sia complesso per le texture ma allo stesso tempo
semplice da leggere”.
Non fatevi ingannare dalla loro età, perché entrambi hanno già le
idee chiarissime...
“Non ci aspettavamo di poter lavorare a qualcosa di così importante già a questa età. Questo non è un campo semplice, soprattutto in Italia. Abbiamo grandi responsabilità ma ne siamo felici: sappiamo di essere fortunati nel poter lavorare nel settore che ci piace”.
“Non ci aspettavamo di poter lavorare a qualcosa di così importante già a questa età. Questo non è un campo semplice, soprattutto in Italia. Abbiamo grandi responsabilità ma ne siamo felici: sappiamo di essere fortunati nel poter lavorare nel settore che ci piace”.
Le tappe di avvicinamento alla Game Developers Conference sono terminate, adesso ha inizio l’evento
a stelle strisce. Non perdere gli aggiornamenti sulla spedizione dei nostri tre
cavalieri per la conquista dell’America di Reverse: Time Collapse!
Iscriviti alla Newsletter per tutti gli aggiornamenti e le novità