A partire dal 1° luglio 2021,
per quanto riguarda il trattamento IVA delle operazioni
di e-commerce indiretto (ambito Business to Consumer) si
segnala che troveranno applicazione le novità introdotte dalla DIRETTIVA
(UE) 2017/2455 DEL CONSIGLIO del 5 dicembre 2017
.

Questa riforma mira ad evitare perdite di entrate fiscali e a ridurre significativamente la frode transfrontaliera dell’IVA, in modo che le imprese europee ed extraeuropee competano su un piano di parità.

In particolare i previsti aggiornamenti, consentiranno ai venditori di snellire le procedure burocratiche e ridurre le operazioni amministrative, e cambieranno il modo in cui i commercianti vendono all’interno dell’UE. 

La buona notizia è che attraverso il sistema a sportello unico, un portale web attraverso il quale l’IVA viene dichiarata e pagata elettronicamente, non sarà necessario registrarsi ai fini fiscali in un altro Stato. Ciò rende più facile per l’e-Commerce rispettare la legislazione.

Cosa cambia per la tassazione IVA nelle vendite transfrontaliere?

 

  • Non sono più previste le soglie di protezione; Questa misura prevedeva una soglia che attualmente, è di 100.000
    euro in Germania, e 35.000 euro in Italia e Francia per i negozi che
    effettuano vendite transfrontaliere e per i quali vige l’obbligo di
    registrarsi per assolvere l’IVA in altri paesi dell’UE.

  • Con la nuova direttiva, viene applicata una nuova soglia
    uniforme in tutta l’UE 
    per le micro-imprese, cioè a quelle
    imprese le cui vendite transfrontaliere non superano i 10.000 euro annui.
    In altre parole, oltre 10mila euro di operazioni, l’azienda che vende ad
    altri paesi europei dovrà applicare l’Iva del paese di destinazione del
    bene venduto e spedito e pagare in quello Stato l’Iva.

  • One-Stop Shop (OSS). Ogni
    stato membro dell’UE avrà un portale online dove sarà possibile
    registrarsi. In Italia, le aziende attualmente iscritte al MOSS verranno
    automaticamente registrate al nuovo sistema OSS a partire
    dal 1° luglio. I commercianti possono aderire al One Stop Shop per
    dichiarare e pagare l’IVA su tutte le vendite effettuate verso altri paesi
    dell’UE. La procedura semplifica la dichiarazione dell’IVA ed evita ai
    commercianti di aprire una posizione fiscale in più paesi.

  • Per i beni importati da Paesi o territori terzi (extra-UE) di
    valore non superiore a
     150 euro è possibile aderire al
    regime speciale dello IOSS Import One-Stop Shop o, in
    alternativa, dichiarare e pagare l’IVA all’importazione per conto degli
    acquirenti. In pratica per quanto riguarda le tasse doganali, se il
    fatturato è inferiore a 150 euro, il negozio online dello Stato membro
    sarà esente dalle tasse doganali. Tuttavia, se il fatturato supera i 150
    euro, il negozio online dello Stato membro (paese di destinazione) dovrà
    presentare una dichiarazione doganale completa e sostenere i costi
    corrispondenti.

In particolare i previsti aggiornamenti,
consentiranno ai venditori di snellire le procedure burocratiche e ridurre le
operazioni amministrative, e cambieranno il modo in cui i commercianti vendono
all’interno dell’UE. 

La buona notizia è che attraverso il
sistema a sportello unico, un portale web attraverso il quale l’IVA viene
dichiarata e pagata elettronicamente, non sarà necessario registrarsi
ai fini fiscali in un altro Stato
. Ciò rende più facile per l’e-commerce
rispettare la legislazione.

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