Nomadismo Digitale: tra smart living e stabilità
Secondo la definizione di Wikipedia, “I nomadi digitali sono persone che utilizzano le tecnologie delle telecomunicazioni per guadagnarsi da vivere e, più in generale, conducono la loro vita in modo nomade.”
Il Nomadismo Digitale è un fenomeno relativamente recente, da intendersi come una filosofia che incontra un nuovo stile di vita.
Abbracciando una nuova dimensione a metà tra la fisica e la tecnica, si pone come obiettivo il superamento della crisi e una sostenibilità economica ottenuta attraverso le attività di comunicazione e informatica digitale.
Con la
pandemia questo fenomeno ha subìto un’accelerazione radicale ed è stato facile
dimostrare come il lavoro da remoto, lo smart working (e lo smart living) siano
una possibilità concreta per tutti. Internet, le tecnologie digitali, in primis
quelle mobile come lo smartphone, in questo senso diventano uno strumento per
permettere a chiunque di seguire le proprie aspirazioni ed esigenze personali
senza sacrificare la crescita lavorativa.
In un modello
in cui le interazioni creative diventano elementi fondamentali per generare una
nuova socialità al limite dello “strumentale”, la capacità di produrre e
processare una realtà diversa mette in discussione i valori conosciuti di spazio e tempo.
Ad un
livello di lettura più profondo, infatti, questo orizzonte, portando con sé le
stigmate dei fallimenti della realtà precedente, si apre a considerazioni che rendono di fatto il pensiero tradizionale essenzialmente evanescente, artefatto.
Secondo
alcuni studiosi della modernità tra cui Michel Maffesolì, il Nomadismo si
contraddistingue per una contaminazione e confusione di base, un ritorno cioè
per l’uomo alla sua essenza tribale (network locale) che vanifica in questo
senso ogni sforzo di ordine e di inquadramento.
Perseguendo
il segno dello sharing, questo paradigma sembra definire il concetto di co-working
capace di creare ruoli e bisogni nuovi in contrasto alla logica generalista di tipo mainstream.
La figura
professionale del web writer produce contenuti testuali per siti
web.
Nella categoria programmatore ci sono un gran numero di figure professionali, ovvero tutti coloro che costruiscono software o siti web o applicazioni programmando, cioè scrivendo linee di codice nei vari linguaggi esistenti.
3. Graphic Designer
La figura del graphic designer produce grafiche, loghi, copertine, temi dei siti web, banner.
Saper tradurre da una lingua all’altra in maniera professionale significa avere moltissime possibilità per diventare un nomade digitale.
Il digital marketer è colui o colei che si guadagna da vivere promuovendo la vendita di oggetti o servizi sul web. Il loro mestiere è riuscire a vendere attraverso lo strumento potentissimo che è Internet.
La figura del Social Media Manager è più recente, per ovvi motivi. Come dice il nome, un SMM si occupa di gestire i profili social per conto di un’azienda, un brand o un personaggio pubblico.
La figura
del travel blogger è un po’ meno definita ed è certamente la
più discussa di queste. Un travel blogger racconta luoghi e aziende legate a
certi luoghi. Collabora con enti del turismo, brand nazionali e
compagnie aeree. Offre la visibilità che si è costruito sui social network e la
sua capacità di creare contenuti interessanti in cambio di un compenso.
Condividete lo stile smart o preferite la sedentarietà? Fatecelo Sapere..
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