<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-ZpAI89zkAbo/VbCyDSvZjgI/AAAAAAAABXc/7LqMpJRF16g/s1600/copywriting-storytelling-importanza.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="Content marketing, l'importanza dello storytelling"><img alt="Content marketing, l'importanza dello storytelling" border="0" height="191" src="http://2.bp.blogspot.com/-ZpAI89zkAbo/VbCyDSvZjgI/AAAAAAAABXc/7LqMpJRF16g/s320/copywriting-storytelling-importanza.jpg" title="Content marketing, l'importanza dello storytelling" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto: flickr.com -&nbsp;DigitalRalph</td></tr>
</tbody></table>
<strong>Quando si sviluppa un sito web</strong> o, comunque, si cura un blog, un aspetto molto importante ma spesso ignorato riguarda lo storytelling.&nbsp;Prima di addentrarci nel vivo è necessario dire che, comunque,&nbsp;<strong>non è facile dare una definizione di storytelling:</strong> in generale, si può dire che&nbsp;è il racconto di una storia, in particolare dell'azienda. <strong>Ma quali sono i vantaggi?</strong>&nbsp;Perché è preferibile rispetto ad una attività&nbsp;"fredda" di copywriting? In primis, <strong>rende tutto&nbsp;più comprensibile</strong> e, quindi,&nbsp;potrebbe esserci una maggiore possibilità che l'utente compia l'azione&nbsp;desiderata. Inoltre, il racconto di una storia è <strong>molto più avvincente&nbsp;rispetto ad una narrazione fine a se stessa</strong> ed incuriosisce il lettore che potrebbe fidelizzarsi. E, fidelizzandosi, potrebbe lasciare <strong>una recensione positiva</strong> e&nbsp;quindi parlare bene di&nbsp;voi. Non solo: in questo modo, raccontando la vostra storia&nbsp;-&nbsp;seguendo lo stile dell'azienda -&nbsp;potreste generare&nbsp;fiducia e<strong> far conoscere il vostro brand</strong>. Certo, non è facile&nbsp;fare attività di storytelling poiché,&nbsp;se fatta male, potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio e generare l'effetto completamente opposto a quello desiderato. 

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<b>Hai bisogno di curare l'attività di copywriting per il tuo sito web o la tua azienda</b>?&nbsp;<b>Scrivi alla&nbsp;<a href="http://netminds.it/" rel="nofollow" target="_blank" title="l'home page dell'agenzia di comunicazione Netminds">web agency&nbsp;Netminds</a>&nbsp;</b>compilando semplicemente il&nbsp;<a href="http://www.netminds.it/contatti-web-agency-napoli-realta-aumentata-netminds.html" rel="nofollow" target="_blank" title="il form contatti della web agency Netminds">form contatti</a>:<b>&nbsp;</b>il nostro staff troverà la soluzione migliore per te. <b>Ti aspettiamo!</b><br />
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Content marketing, l'importanza dello storytelling

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-0NXCjJN_5M0/Vbn7J9yy4ZI/AAAAAAAABYI/67WqACWfnxs/s1600/come-ridurre-la-frequenza-di-rimbalzo.png" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="Come ridurre la frequenza di rimbalzo"><img alt="Come ridurre la frequenza di rimbalzo" border="0" height="186" src="http://2.bp.blogspot.com/-0NXCjJN_5M0/Vbn7J9yy4ZI/AAAAAAAABYI/67WqACWfnxs/s320/come-ridurre-la-frequenza-di-rimbalzo.png" title="Come ridurre la frequenza di rimbalzo" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto: flickr.com -&nbsp;Cambodia4kids.org Beth Kanter</td></tr>
</tbody></table>
Una <b>percentuale alta della frequenza di rimbalzo </b>spesso può essere <b>sintomo di qualche problema all'interno del sito</b>. Prima di entrare nel vivo, è necessario spiegare <a href="http://www.marketingseoagency.com/2009/01/frequenza-di-rimbalzo-facciamo-chiarezza.html" rel="nofollow" target="_blank" title="cos'è la frequenza di rimbalzo">cosa sia</a>: è, in poche parole, la percentuale dei visitatori del tuo sito web che ha visto una sola pagina e poi è uscita. <b>Se è molto alta e avete un sito di e-commerce, dovreste preoccuparvi </b>perché è difficilissimo (se non impossibile) che una persona acquisti un prodotto navigando una sola pagina. Il problema, però, è <b>come ridurre </b>la frequenza di rimbalzo che non è un'operazione affatto semplice. Ecco, comunque, <b>tre suggerimenti.</b><br />
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<h2 class="post-title">
Come ridurre la frequenza di rimbalzo, tre suggerimenti</h2>
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<u>Compatibilità con i browser</u>: Nello sviluppare un <b>sito web</b> di e-commerce, <b>è necessario che sia navigabile in maniera efficace in tutti i browser presenti </b>o, quantomeno, quelli più utilizzati (da Google Chrome a Firefox passando per Internet Explorer). Questo perché se un utente vede che il sito non è navigabile per il browser da lui scelto, ovviamente abbandonerà il portale. E chissà se poi ritornerà...</div>
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<br /></div>
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<u>Occhio ai link esterni</u>: Sembra un aspetto banale. Ma non lo è. <b>Cercate di fare in modo che i link esterni si aprano in un'altra scheda</b> poiché se si dovessero aprire sulla stessa scheda poi difficilmente l'utente ritorna sul vostro sito. A meno che non sia davvero interessato.</div>
<div>
<br /></div>
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<u>Finestre pop-up</u>: Fate<b> particolare attenzione alle finestre di pop-up</b> perché possono risultare davvero fastidiose per gli utenti. Non solo: in particolare, quelli non avvezzi al mondo del web potrebbero interpretarle come un virus e quindi abbandonare il sito impauriti senza più ritornarci. Se volete usare le finestre pop-up, fate attenzione.</div>
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<b>Avete bisogno di sviluppare un sito e-commerce e gestire al meglio il vostro negozio cercando di ridurre la frequenza di rimbalzo?</b>&nbsp;<b>Scrivi alla&nbsp;<a href="http://netminds.it/" rel="nofollow" target="_blank" title="l'home page dell'agenzia di comunicazione Netminds">web agency&nbsp;Netminds</a>&nbsp;</b>compilando semplicemente il&nbsp;<a href="http://www.netminds.it/contatti-web-agency-napoli-realta-aumentata-netminds.html" rel="nofollow" target="_blank" title="il form contatti della web agency Netminds">form contatti</a>:<b>&nbsp;</b>il nostro staff troverà la soluzione migliore per te. <b>Ti aspettiamo!</b><br />
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</div>


Come ridurre la frequenza di rimbalzo

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-mm_0Q9VM_bk/Vbdh4kElciI/AAAAAAAABX0/pqhp0cyqR7I/s1600/come-fare-seo-su-amazon.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="Come fare SEO su Amazon"><img alt="Come fare SEO su Amazon" border="0" height="180" src="http://1.bp.blogspot.com/-mm_0Q9VM_bk/Vbdh4kElciI/AAAAAAAABX0/pqhp0cyqR7I/s320/come-fare-seo-su-amazon.jpg" title="Come fare SEO su Amazon" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte: pixabay.com -&nbsp;Simon</td></tr>
</tbody></table>
<b>Avete un negozio su Amazon</b> e <b>non sapete come poter essere nelle prime posizioni</b>&nbsp;all'interno del motore di ricerca del marketplace americano? Nei giorni precedenti vi abbiamo parlato su <a href="http://blog.netminds.it/2015/07/come-fare-seo-su-ebay.html" target="_blank" title="come fare SEO su eBay">come fare SEO per eBay</a>: questa volta, invece, vi parleremo su <b>come fare SEO su Amazon</b>. In ogni caso, da premettere, che posizionare un negozio all'interno di un marketplace non è la stessa cosa che farlo per un sito web e-commerce all'interno di un motore di ricerca poiché ci sono alcuni fattori da tenere in mente che sono predominanti o, viceversa, alcune cose che hanno poca importanza rispetto ad altre. Ecco, comunque, <b>tre suggerimenti </b>su come fare SEO su Amazon.<br />
<br />
<h2 class="post-title">
Come fare SEO su Amazon, tre suggerimenti</h2>
<div>
<u>Categorie</u>: Su Amazon, ancor più di eBay, <b>le categorie sono molto importanti </b>per posizionare un prodotto e, quindi, conseguentemente, anche il negozio che lo rivende. E, quindi, una categoria corretta può fare in modo che il vostro prodotto figuri nelle ricerche che effettua l'utente.</div>
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<u>Prezzo</u>: I<b>l prezzo è una discriminante importante per poter salire nelle prime posizioni</b>. Ergo, dovete tenere prezzi bassi o, al massimo, non troppo più cari della concorrenza. Quindi, far spendere poco ai clienti offre un duplice vantaggio: fidelizzarlo e avere la possibilità di essere nelle prime posizioni.<br />
<br />
<u>Title</u>: Qui<b> è necessario inserire le parole chiave del vostro prodotto per cui vorreste essere trovati</b>. È estremamente importante, se non decisivo. Quindi, massima attenzione.<br />
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Come fare SEO su Amazon

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-7-lGQk1GwR8/VajX_jO8kBI/AAAAAAAABWQ/ZrHOPY90FuI/s1600/e-commerce-come-evitare-abbandono-carrello.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="Come evitare l'abbandono dei carrelli in un e-commerce"><img alt="Come evitare l'abbandono dei carrelli in un e-commerce" border="0" height="213" src="http://2.bp.blogspot.com/-7-lGQk1GwR8/VajX_jO8kBI/AAAAAAAABWQ/ZrHOPY90FuI/s320/e-commerce-come-evitare-abbandono-carrello.jpg" title="Come evitare l'abbandono dei carrelli in un e-commerce" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte: pixabay. com -&nbsp;geralt</td></tr>
</tbody></table>
Uno dei problemi del vostro e-commerce è l'<b>abbandono del carrello</b> e non sapete come risolverlo<b>? </b>Premesso che il perfetto check-out non esiste ed il tutto dipende non solo dalla struttura del sito web ma anche dal business e dal tipo di azienda. Proprio per questo, il portale&nbsp;<a href="https://vwo.com/blog/anatomy-perfect-checkout-page/" rel="nofollow" target="_blank" title="infografica di una pagina di check out">vwo.com</a>&nbsp;ha ideato un'<b>infografica al riguardo </b>- poi riportata da <a href="http://news.pmiservizi.it/approfondimenti/internet-approfondimenti/ottimizzare-checkout-ecommerce.html" rel="nofollow" target="_blank" title="l'articolo di news.pmiservizi.it">news.pmiservizi.it</a> - cercando di illustrare quali siano le soluzioni migliori da adottare per risolvere l'annoso problema su come evitare l'annoso problema dell'abbandono dei carrelli. <b>Il 28% degli utenti abbandona il carrello per via delle spese di spedizione </b>dichiarate soltanto all'ultimo: qui la soluzione è ovvia. Basterebbe essere chiari fin dall'inizio ed evidenziare tutti i costi derivati dall'acquisto del prodotto in questione. <b>L'obbligo di creare un nuovo account frena il 16% dei possibili acquirenti</b>: beh, spesso non è necessario al vostro business che si registrino. Certo, si possono trovare delle soluzioni per incentivare la compilazione del form apposito ma non bisogna obbligare le persone a registrarsi. <b>Il 12% non si è trovato bene nel sito e quindi non acquista</b>: questo è un problema che, paradossalmente, sta crescendo sempre di più. Oggi gran parte di coloro che hanno un sito di e-commerce si preoccupano solamente di essere in prima pagina su Google senza, però, concentrarsi anche sulla user experience dell'utente che è fondamentale. Del resto, banalmente, <b>se siete in prima pagina di Google ma il vostro non è facilmente navigabile, difficilmente potrete vendere i vostri prodotti</b>. Ecco, bisogna trovare un mix tra il lato SEO e l'esperienza utente. Infine, ma questo non dipende dalla struttura del sito, <b>l'8% abbandona il carrello perché non riceve sconti</b>.<br />
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Come evitare l'abbandono dei carrelli in un e-commerce

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-GlPannQFH3s/VazU_fc09hI/AAAAAAAABW0/oH_ubjHd6UU/s1600/come-fare-seo-su-ebay.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="Come fare SEO su eBay"><img alt="Come fare SEO su eBay" border="0" height="240" src="http://2.bp.blogspot.com/-GlPannQFH3s/VazU_fc09hI/AAAAAAAABW0/oH_ubjHd6UU/s320/come-fare-seo-su-ebay.jpg" title="Come fare SEO su eBay" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte: Wikipedia -&nbsp;Leon7</td></tr>
</tbody></table>
Quando si sviluppa un<b> sito web di e-commerce </b>si pensa, ovviamente, anche alle caratteristiche che - dal punto di vista SEO - dovrebbe avere. Si sottovaluta spesso, però, di considerare che <b>anche i marketplace hanno un motore di ricerca interno</b> che offre dei risultati agli utenti in base alle parole che vengono digitate. Ecco, a proposito di marketplace, <b>come fare SEO su eBay</b>? Come fare in modo che il vostro negozio di commercio elettronico possa essere fra i primi risultati di ricerca sul marketplace americano? Ecco, al riguardo, <b>alcuni suggerimenti che vi proponiamo</b>. Prima di entrare nel vivo, c'è da dire che eBay ha spiegato come funziona il suo <a href="http://pages.ebay.it/help/search/questions/sort.html" rel="nofollow" target="_blank" title="come funziona il motore di ricerca interno di eBay">motore di ricerca interno</a>&nbsp;e fornisce <a href="http://pages.ebay.it/help/sell/listings/seo.html" rel="nofollow" target="_blank" title="alcune cose da fare suggerite da eBay per il motore di ricerca interno">qualche indicazione utile</a>.<br />
<br />
<br />
<h2 class="post-title">
Come fare SEO su eBay</h2>
<div>
<u>Occhio alle keyword</u>: Rispetto a Google, <b>il motore di ricerca su eBay dà tanta importanza alle keyword </b>presenti nel titolo e li considera spesso fattori imprescindibili. Se utilizzate parole chiave corrette per ogni vostro prodotto, avrete un vantaggio rispetto ai vostri concorrenti.<br />
<u><br /></u>
<u>Descrizione</u>: La descrizione del vostro negozio<b> deve avere le parole chiave all'inizio e alla fine</b>. Ovviamente, però, deve essere grammaticalmente corretta e non fuorviante.<br />
<br />
<u>Reputazione</u>: Da questo punto di vista sembra che ci siano opinioni discordanti però chi ha una reputazione migliore su eBay viene preferito rispetto ad un negozio "anonimo" o con recensioni negative. Del resto, <b>la reputazione sul web è (quasi) tutto</b>.<br />
<br />
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Come fare SEO su eBay

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-LtDfw3x4CgA/VaYsvtorYrI/AAAAAAAABVo/TSfWYTpLijA/s1600/sito-e-commerce-magento-errori.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="E-commerce, come usare l'heading tag in Magento"><img alt="E-commerce, come usare l'heading tag in Magento" border="0" height="115" src="http://3.bp.blogspot.com/-LtDfw3x4CgA/VaYsvtorYrI/AAAAAAAABVo/TSfWYTpLijA/s320/sito-e-commerce-magento-errori.jpg" title="E-commerce, come usare l'heading tag in Magento" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto: flickr.com -&nbsp;Gustavo da Cunha Pimenta</td></tr>
</tbody></table>
Uno degli errori nello sviluppare un <b>sito e-commerce in Magento </b>è l'<b>utilizzo dell'<a href="http://www.comefarea.it/internet-web-design/seo-sul-sito/tag-heading/" rel="nofollow" target="_blank" title="cosa sono gli heading tag">heading tag</a></b>, cioè i tag di intestazione che servono per organizzare al meglio il testo. Lo sbaglio più comune che si commette è <b>ripetere più volte il tag H1</b>, quello che teoricamente dovrebbe essere più importante. Come scrive il portale&nbsp;<a href="http://www.magentiamo.it/heading-tag-in-magento-ecommerce/" rel="nofollow" target="_blank" title="l'articolo di magentiamo.it sui tag in Magento">magentiamo.it</a>, in caso di un uso massiccio dell'H1 è come se l'importanza venga suddiviso tra tutti quelli menzionati e quindi la pagina non risulta più ottimizzata come dovrebbe essere. <b>È legittimo usare diverse volte gli H2</b> (anche se non devono essere presenti troppe volte), &nbsp;poiché è normale che un argomento abbia più diramazioni. Lo stesso discorso vale per gli H3, H4, H5 e H6. In ogni caso, però,<b> ogni sito di e-commerce fa storia a sé</b> e non ci sono delle regole standard valide per tutti su come usare l'heading tag. Semplicemente bisogna rifarsi ad un principio soltanto:<b> categorizzare bene cosa è importante nel vostro sito web</b>. Senza abusare.<br />
<br />
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Hai bisogno di sviluppare un sito e-commerce in Magento? <b>Lo staff della <a href="http://netminds.it/" rel="nofollow" target="_blank" title="L'home page della web agency Netminds">web agency Netminds</a> è composto da esperti del settore </b>che sapranno trovare la migliore soluzione per te. <b>Non ti resta che compilare il nostro <a href="http://www.netminds.it/contatti-web-agency-napoli-realta-aumentata-netminds.html" rel="nofollow" target="_blank" title="il form contatti della web agency Netminds">form contatti</a></b>. Ti aspettiamo!
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</div>


E-commerce, come usare l'heading tag in Magento

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-R-vrOVyu7B4/VZ44NYif-lI/AAAAAAAABUQ/NnBuHVhosoA/s1600/e-commerce-errori-comuni.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="Gli errori più comuni nello sviluppo di un sito e-commerce"><img alt="Gli errori più comuni nello sviluppo di un sito e-commerce" border="0" height="212" src="http://4.bp.blogspot.com/-R-vrOVyu7B4/VZ44NYif-lI/AAAAAAAABUQ/NnBuHVhosoA/s320/e-commerce-errori-comuni.jpg" title="Gli errori più comuni nello sviluppo di un sito e-commerce" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte; pixabay.com -&nbsp;FirmBee</td></tr>
</tbody></table>
<b>Sviluppare un</b> <b>portale di commercio elettronico non è una operazione semplice </b>e richiede massima attenzione e competenza. Anche in caso di un'idea davvero innovativa, passare poi alla pratica spesso si rivela complesso. Proprio per questo, <b>è possibile commettere degli errori</b> che potrebbero pregiudicare tutto il lavoro svolto in precedenza che, inoltre, vengono commessi molto spesso. Alcuni riguardano sia il lavoro riguardante il <b>posizionamento</b> sui motori di ricerca che la <b>user experience</b> degli utenti che desiderano acquistare sul proprio portale. Di seguito, a tal proposito, vi elenchiamo tre fra gli errori che vengono fatti più frequentemente.<br />
<br />
<br />
<h2 class="post-title">
I tre errori più frequenti nello sviluppo di un e-commerce</h2>
<u>Schede prodotto duplicate</u>: Uno degli errori più frequenti, forse addirittura il più comune, è la <b>scheda prodotto copiata da altri</b>, compreso il sito ufficiale del marchio di cui si è rivenditori. <b>Google</b>, in più di una occasione, ha affermato che <b>non tollera contenuti doppioni</b>. Certo, salvare ed incollare sul proprio sito le descrizioni di altri permette di risparmiare un mucchio di tempo ma, così, non riuscireste ad ottenere il massimo dal vostro sito web.<br />
<u><br /></u>
<u>Dimensione font inadatta</u>: Se le dimensioni dei font non sono adatte alla sezione del sito che si sta visitando, si rischia che l'utente abbandoni il vostro portale e si rivolga alla concorrenza. <b>Deve essere tutto coordinato</b>: le dimensioni del font non devono essere né troppo piccole né troppo grandi e, in ogni caso, devono rendere leggibile il testo.<br />
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<u>Blog</u>: <b>Curare un blog non è semplice ma bisogna farlo</b>. Anche se non vi permette una conversione "diretta", è importante poiché in questo modo potreste parlare più diffusamente delle ultime novità che avete in serbo o rispondere alle domande più comuni che vi vengono fatte.<b> Una volta sviluppato, però, il blog non va abbandonato</b>.<br />
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<b>Vuoi sviluppare un sito di e-commerce con la massima cura a tutti i dettagli?</b>&nbsp;<b>Scrivi alla&nbsp;<a href="http://netminds.it/" rel="nofollow" target="_blank" title="l'home page dell'agenzia di comunicazione Netminds">web agency&nbsp;Netminds</a>&nbsp;</b>compilando semplicemente il&nbsp;<a href="http://www.netminds.it/contatti-web-agency-napoli-realta-aumentata-netminds.html" rel="nofollow" target="_blank" title="il form contatti della web agency Netminds">form contatti</a>:<b>&nbsp;</b>il nostro staff troverà la soluzione migliore per te. <b>Ti aspettiamo!</b><br />
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Gli errori più comuni nello sviluppo di un sito e-commerce

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-J94xWHL3pms/VZ-nwoY2FVI/AAAAAAAABU8/NygADhWTwfg/s1600/come-ottimizzare-un-app.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="Come ottimizzare un'app"><img alt="Come ottimizzare un'app" border="0" height="167" src="http://3.bp.blogspot.com/-J94xWHL3pms/VZ-nwoY2FVI/AAAAAAAABU8/NygADhWTwfg/s320/come-ottimizzare-un-app.jpg" title="Come ottimizzare un'app" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto: flickr.com - Global Panorama</td></tr>
</tbody></table>
<b>Quando si sviluppa un'app</b> - in qualsiasi ambito -, uno dei problemi da analizzare e risolvere riguarda il posizionamento all'interno dei risultati di ricerca. Sì, perché un'app <b>può essere ottimizzata per Google Play o iOS</b> come un qualsiasi sito web all'interno di un qualsiasi motore di ricerca. Una differenza, però, è la definizione: da una parte c'è la <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Ottimizzazione_(motori_di_ricerca)" rel="nofollow" target="_blank" title="definizione di SEO">SEO</a>&nbsp;("Search Engine Optimization") e dall'altra l'<b>ASO</b> ("App Store Optimization").&nbsp;Ma<b> come ottimizzare un'app?</b> Come riuscire a posizionarsi meglio della concorrenza? Ecco alcuni suggerimenti su come ottimizzare un'app.<br />
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<h2 class="post-title">
Come ottimizzare un'app: cinque suggerimenti</h2>
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<u>Titolo</u>: <b>Riveste oggi un'importanza fondamentale</b>. Nel titolo - a meno che non siate un brand molto conosciuto - deve esserci anche il settore di competenza e una parola chiave. Ma non intesa (solo) come parola che volete posizionare ma che rappresenti il settore e la vostra attività nella maniera più chiara possibile.</div>
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<u>Descrizione</u>: Se la Meta Description, per quanto riguarda il posizionamento dei siti web, sta rivestendo un'importanza sempre minore, non è così per la descrizione delle app. Quindi, fra le operazioni da compiere su come ottimizzare un'app, <b>è importante scrivere una descrizione chiara, fluida e che contenga le parole chiave pensate</b>.</div>
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<u>Recensioni</u>: <b>Rappresentano - secondo alcuni - il fattore principale per il posizionamento di un'app</b>. Certo, la tentazione è di scrivere tante recensioni finte in modo non solo da invogliare al download ma anche di far raggiungere la prima posizione all'app. Ma a lungo andare è una tecnica sbagliata.</div>
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<u>Categoria</u>: Assegnare una <b>giusta categoria </b>non è solo sinonimo di buona organizzazione ma anche <b>permette a Google Play o iOS di posizionare al meglio la vostra app</b>.</div>
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<u>Aggiornamenti costanti</u>: Fra le regole su come ottimizzare un'app <b>non possono mancare gli aggiornamenti costanti</b>. Così come il vostro sito web, anche un'app ha bisogno di avere continuamente contenuti nuovi.&nbsp;</div>
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<b>Vuoi sviluppare un'app per Google Play o iOS ed ottimizzarla al meglio</b>?&nbsp;<b>Scrivi alla&nbsp;<a href="http://netminds.it/" rel="nofollow" target="_blank" title="l'home page dell'agenzia di comunicazione Netminds">web agency&nbsp;Netminds</a>&nbsp;</b>compilando semplicemente il&nbsp;<a href="http://www.netminds.it/contatti-web-agency-napoli-realta-aumentata-netminds.html" rel="nofollow" target="_blank" title="il form contatti della web agency Netminds">form contatti</a>:<b>&nbsp;</b>il nostro staff troverà la soluzione migliore per te. <b>Ti aspettiamo!</b><br />
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Come ottimizzare un'app

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-fqb7RzsT2qQ/VZ0EBThxCqI/AAAAAAAABT8/bdW6MCXhi2c/s1600/copywriting-e-commerce-aumento-conversioni.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="Come il copywriting può aumentare le conversioni di un e-commerce"><img alt="Come il copywriting può aumentare le conversioni di un e-commerce" border="0" height="240" src="http://4.bp.blogspot.com/-fqb7RzsT2qQ/VZ0EBThxCqI/AAAAAAAABT8/bdW6MCXhi2c/s320/copywriting-e-commerce-aumento-conversioni.jpg" title="Come il copywriting può aumentare le conversioni di un e-commerce" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto: Wikipedia -&nbsp;Stéphanie Walter</td></tr>
</tbody></table>
Uno degli <b>strumenti per aumentare </b>le<b> conversioni </b>di un <b>e-commerce </b>è sicuramente il copywriting che, fra l'altro, è uno degli aspetti più sottovalutati per chi vuole vendere online. Si pensa, infatti, che scrivere per un portale di commercio elettronico sia soltanto prendersi cura delle <b>schede prodotto </b>i quali, nel peggiore dei casi, non sono altro che un copia ed incolla da altri siti web. In realtà, la <b>descrizione degli oggetti </b>proposti al pubblico è solo uno degli aspetti da tenere in considerazione ma, sicuramente, per quanto concerne la scrittura, <b>non è l'unico</b>. Ed è proprio da questi aspetti che si vede quando un e-commerce è stato sviluppato da professionisti del settore che curano nel dettaglio ogni singola pagina del sito e-commerce.<br />
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<h2 class="post-title">
Come il copywriting aumenta le conversioni di un e-commerce</h2>
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<u>Storytelling</u>: Come viene suggerito <a href="http://www.alessiopomaro.com/aumentare-le-conversioni-e-commerce/" rel="nofollow" target="_blank" title="copywriting ed e-commerce">qui</a>, <b>è importante raccontare una storia per coinvolgere l'utente </b>che sta navigando sul vostro sito. A tal proposito, viene anche menzionato un <a href="https://blog.bufferapp.com/power-of-story" rel="nofollow" target="_blank">post in inglese</a> di Alex Turnbull&nbsp;in cui si mostra come il racconto possa far aumentare il tempo di permanenza sul sito web e, conseguentemente, ci sono più possibilità che l'utente possa effettuare un acquisto.<br />
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<u>Creatività</u>: Qui bisogna fare una precisazione: <b>creativi non vuol dire che bisogna inventare cose </b>oppure parlare di aria fritta. Non bisogna perdere di vista la chiarezza in modo da far capire al cliente cosa sta acquistando e quali sono le proprietà del prodotto.<br />
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<u>Call to Action</u>: La Call to Action deve essere <b>ben in evidenza</b> e deve invitare all'azione desiderata attraverso dei termini ad hoc.<br />
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Hai bisogno di migliorare l'attività di copywriting del tuo sito e-commerce? <b>Lo staff della <a href="http://netminds.it/" rel="nofollow" target="_blank" title="L'home page della web agency Netminds">web agency Netminds</a> è composto da esperti del settore </b>che risolveranno i tuoi problemi. <b>Non ti resta che compilare il nostro <a href="http://www.netminds.it/contatti-web-agency-napoli-realta-aumentata-netminds.html" rel="nofollow" target="_blank" title="il form contatti della web agency Netminds">form contatti</a></b>. Ti aspettiamo!
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Come il copywriting può aumentare le conversioni di un e-commerce

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-_7E7Fbf0aEI/VZuarvFrUJI/AAAAAAAABTY/CcLnAsEyyJU/s1600/seo-tecniche-obsolete.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="Tre tecniche SEO che oggi sembrano non funzionare più"><img alt="Tre tecniche SEO che oggi sembrano non funzionare più" border="0" height="186" src="http://4.bp.blogspot.com/-_7E7Fbf0aEI/VZuarvFrUJI/AAAAAAAABTY/CcLnAsEyyJU/s320/seo-tecniche-obsolete.jpg" title="Tre tecniche SEO che oggi sembrano non funzionare più" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">fonte: flickr.com - MoneyBlogNewz</td></tr>
</tbody></table>
<b>Il </b>lavoro per chi si occupa di&nbsp;<b><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Ottimizzazione_(motori_di_ricerca)" rel="nofollow" target="_blank" title="definizione di SEO">SEO</a>&nbsp;è cambiato tantissimo</b> negli ultimi anni a causa delle continue modifiche all'algoritmo di Google rendendo tutto molto più complicato e complesso. Se un tempo bastava una semplice ottimizzazione anche superficiale per poter essere nelle prime posizioni sui motori di ricerca, <b>oggi </b>non è più possibile e <b>bisogna lavorare sia sui fattori interni al sito</b> (come ad esempio la cura del codice HTML)<b> che esterni</b> (come le citazioni). Fra le tante tecniche che sono sono in disuso, ve ne elenchiamo tre che potrebbero addirittura ottenere l'effetto opposto: essere penalizzati da Google.<br />
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<h2 class="post-title">
Tre tecniche SEO che oggi sono da evitare</h2>
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<u>Directory</u>: Un tempo, per ottenere dei backlink di qualità, si iscriveva il proprio sito alle <b>directory</b> che si ritenevano più consoni al proprio business. <b>Oggi questa tecnica è deleteria </b>perché l'algoritmo di Google molte volte riesce a capire quando un backlink non è naturale o acquistato. E potrebbe penalizzare il vostro sito web: in altre parole, farlo crollare nelle SERP.<br />
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<u>Keyword</u>: Quante volte vediamo un <b>articolo imbottito di keyword</b> che pare sia stato scritto per Google e non per il lettore? Ebbene, <b>questa tecnica rischia di essere addirittura penalizzante </b>per il vostro sito web poiché i continui aggiornamenti dell'algoritmo stanno cercando di rendere il più "umano" possibile il lavoro di copywriter. Anche perché, nel caso riempiste il vostro articolo di keyword e doveste risultare nelle prime posizioni per le parole chiave che desiderate, sappiate che, comunque, a leggervi (e ad acquistare un prodotto) è l'utente finale.<br />
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<u>Una lunghezza standard dei testi</u>: Vero, articoli troppo brevi rischiano di non avere la giusta considerazione da parte di Google ma <b>non esiste una lunghezza a partire da cui</b>, poi,<b> l'articolo viene automaticamente considerato</b> ad un livello tale da essere ben posizionato sui motori di ricerca.<br />
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Hai bisogno di sviluppare un sito web che possa essere ben posizionato sui motori di ricerca? L<b>o staff della <a href="http://netminds.it/" rel="nofollow" target="_blank" title="L'home page della web agency Netminds">web agency Netminds</a> è composto da esperti del settore </b>che sapranno offrirti la miglior soluzione possibile. <b>Non ti resta che compilare il nostro <a href="http://www.netminds.it/contatti-web-agency-napoli-realta-aumentata-netminds.html" rel="nofollow" target="_blank" title="il form contatti della web agency Netminds">form contatti</a></b>. Ti aspettiamo!
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