<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAd-tTLawU5cn_LEZvd6Q3xhkqYr1FReDt9gdywx9h276JFzurebBCm82FvzWFF07Q96B1i2vNtuDPek_fG8pU6lrYRz2httiQzJidM-ogCxyNb8PfK_IW4vaxP-59oD5v4OHprjKzGbriVjsvEpARnOYTszUSFhVNT9pLulpl3DedU7qeekKukkvecg/s851/30727775_1746941952011092_7907711468328452096_n.png" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img border="0" data-original-height="315" data-original-width="851" height="248" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAd-tTLawU5cn_LEZvd6Q3xhkqYr1FReDt9gdywx9h276JFzurebBCm82FvzWFF07Q96B1i2vNtuDPek_fG8pU6lrYRz2httiQzJidM-ogCxyNb8PfK_IW4vaxP-59oD5v4OHprjKzGbriVjsvEpARnOYTszUSFhVNT9pLulpl3DedU7qeekKukkvecg/s851/30727775_1746941952011092_7907711468328452096_n.png" width="673" /></a></div>
La&nbsp;Realtà Aumentata, o anche conosciuta come&nbsp;Augmented Reality, ha rappresentato una vera e propria rivoluzione.
Già usata in ambiti molto specifici come militare, medico o nella ricerca, nell’ultimo decennio grazie al miglioramento della tecnologia, la realtà aumentata è arrivata al grande pubblico sia come campagne di comunicazione augmented advertising pubblicate sui giornali o sulla rete, sia attraverso un numero sempre crescente di applicazioni per telefonini Android&nbsp;e&nbsp;iPhone.Tra i segreti del suo successo c’è sicuramente la versatilità di questa tecnologia che porta arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi.È oggi possibile con la realtà aumentata trovare informazioni rispetto al luogo in cui ci si trova (come alberghi, bar, ristoranti, stazioni della metro); giocare a catturare fantasmi e fate invisibili usando una intera città come campo di gioco; taggare luoghi, inserire dei messaggini in realtà aumentata in un luogo specifico.Come sempre avviene in fatto di tecnologia i campi di applicazione sono davvero molteplici e spaziano tra i settori più disparati: dalla&nbsp;realtà aumentata per musei ed enti&nbsp;alla&nbsp;gamification, dagli interventi di&nbsp;assistenza tecnica da remoto&nbsp;fino ai benefici della realtà aumentata in&nbsp;ambito sanitario.Appare dunque chiaro che&nbsp;sviluppare applicazioni in realtà aumentata (AR)&nbsp;rappresenta senza ombra di dubbio un passo notevole ma soprattutto necessario verso il futuro.Netminds&nbsp;è stata tra le primissime Aziende a&nbsp;Napoli&nbsp;e tra le poche in&nbsp;Italia&nbsp;a credere fortemente nelle potenzialità di questa tecnologia.Nel corso degli anni abbiamo puntato alla&nbsp;realizzazione di applicazioni in realtà aumentata&nbsp;per numerosi progetti.&nbsp;Oggi grazie alle competenze acquisite, Netminds è in grado di sviluppare con efficacia oggetti e strumenti ludico-digitali come i gadget in AR. Un’offerta curata in modo professionale sempre ri-utilizzabile che ad esempio ci ha portato allo sviluppo dello Yo-Yo in animazione AR che avvalendosi di applicazione dedicata (AUREA by Netminds) è diventata esperienza e anche una bella idea di regalo natalizio!In questi e in altri progetti al fine di adottare la migliore strategia di marketing diretto, Netminds ha deciso avvalersi dei servizi di stampa proposti da <a href="https://www.stickermule.com/it">Sticker Mule</a>.

Netminds: strumenti ludico-digitali al passo con i tempi

Mostrare 4 pagine in un’unica pergamena digitale sarà
presto una realtà per&nbsp;Google&nbsp;che ha appena lanciato un nuovo
aggiornamento per la sua funzione ricerca su mobile: parliamo dell’infinite
scrolling.<o:p></o:p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMtz3HXf9Kc-yfi2IUUYwZa50eGO1Od_pNeJdMUqk3h1cWbx_rPfNkuQhXcv6hgnTo9LHTilr28UiaOleynvEU__iopoA91TbJfOlGPp3Ya-S7WP6e2_MI_ng6PZVofkCiRx-zcOJ_0hze9tu7P7UV4QQGgtUWo4GNOaA1Uvbho-khQCgI9YwRv9qxVw/s1380/internet-social-media-addiction-male-character-using-smartphone-scrolling-photos-endless-feeds-with-posts-addicted-boy-surfing-networking-sites-app-online-vector-illustration_461812-1289.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="945" data-original-width="1380" height="361" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMtz3HXf9Kc-yfi2IUUYwZa50eGO1Od_pNeJdMUqk3h1cWbx_rPfNkuQhXcv6hgnTo9LHTilr28UiaOleynvEU__iopoA91TbJfOlGPp3Ya-S7WP6e2_MI_ng6PZVofkCiRx-zcOJ_0hze9tu7P7UV4QQGgtUWo4GNOaA1Uvbho-khQCgI9YwRv9qxVw/w527-h361/internet-social-media-addiction-male-character-using-smartphone-scrolling-photos-endless-feeds-with-posts-addicted-boy-surfing-networking-sites-app-online-vector-illustration_461812-1289.jpg" width="527" /></a></div> </div>

Un’idea mutuata dai social ed in particolare Facebook
che per primo ha capito che abbattendo la barriera del “mostra di più” o
“carica altro” garantiva molti più risultati di ricerca e interazioni.
L’aggiornamento è stato adottato facendo seguito
ad uno specifico studio commissionato da Google che evidenzia un comportamento
diffuso tra gli utenti della rete che rispetto ad una ricerca tendono a
sfogliare fino a quattro pagine prima di soddisfare la richiesta. I risultati
sono stati presi alla lettera perché ora lo scorrimento non è proprio
infinito:&nbsp;carica automaticamente 40 risultati (4
pagine di ricerca)&nbsp;prima che venga mostrato il familiare
bottone "mostra altro".&nbsp;In
sostanza, quindi, il motore di ricerca rinuncia alla ricerca multipagina per
rendere più fluida e intuitiva l’esperienza&nbsp;con lo scrolling infinito.<o:p></o:p>

Il cambio di campo potrà apportare variazioni,
risultando più utile, in particolare per le domande più aperte e generiche,
oppure laddove le risposte possono rivelarsi fonte di ispirazione. “Cosa fare
con le zucche”, come riportato in un esempio dalla stessa&nbsp;Big G, e
simili interrogativi sono soggetti a molte potenziali repliche, quindi con lo
scrolling infinito si potranno scovare con maggior facilità opzioni diverse,
finora meno raggiunte poiché posizionate nelle pagine successive a quelle
abitualmente esaminate dagli utenti.<o:p></o:p>

<span style="background: white; color: black; font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-language: IT;">Google sul blog ufficiale ha affermato che «questa nuova
esperienza di ricerca sta iniziando a essere gradualmente implementata per la
maggior parte delle ricerche in inglese sui dispositivi mobili negli Stati
Uniti»<o:p></o:p>

Probabile, anche se al momento non se ne è parlato,
che alla variazione possa corrispondere un cambiamento anche nella disposizione
degli annunci pubblicitari. Infatti, Il posto più costoso che il motore di
ricerca offre a chi lo sceglie per farsi pubblicità è quello in cima ai
risultati di ricerca della prima pagina, perché&nbsp;l'80% di chi usa Google
è lì che si ferma, non va oltre. Mostrare 4 pagine in un’unica pergamena
digitale significa quadruplicare gli ADS che si possono mostrare per
singola ricerca, aumentando in modo netto i ricavi. Invece di limitare gli
annunci nella parte superiore della pagina, potrebbero essere inseriti tra i
risultati di ricerca man mano che ci si sposta verso il basso, un po’ come
appaiono gli annunci sui feed dei social network.<o:p></o:p>

<span style="background: white; color: black; font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-language: IT;">I<span style="background: white; color: #606060; font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-language: IT;">&nbsp;<span style="background: white; color: black; font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-language: IT;">fan del celebre detto “I CADAVERI SI
NASCONDONO BENE NELLA SECONDA PAGINA DI GOOGLE” dovrebbero a questo punto
ricredersi.<o:p></o:p><span style="background: white; color: black; font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-language: IT;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="350" scrolling="auto" src="https://my.sendinblue.com/users/subscribe/js_id/2uyqw/id/7" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 100%;" width="540"></iframe>

La nuova SERP: Google dice si all'Infinite Scrolling

Secondo la
definizione di&nbsp;Wikipedia, “I nomadi digitali sono persone che
utilizzano le tecnologie delle telecomunicazioni per guadagnarsi da vivere e,
più in generale, conducono la loro vita in modo nomade.”<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhunyliKqFia9FGaV4jGqe6H87-mKEC_VFtkQKgIXyO6Je7fjyHCEwyfYOYoH2yNflP_C4gL5e3jGsAsHtD1ulnWqmOM-YEL4ZLFd_U7WYySkYrDuwoA9ool7nFGpx0R5vmsUrCdNWhPRgVaCt-uuBt3huIC9eJvySKZFGwpQGe-U2kq89LZhEBrQV_QA/s5467/young-adult-using-digital-device-while-travelling.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3645" data-original-width="5467" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhunyliKqFia9FGaV4jGqe6H87-mKEC_VFtkQKgIXyO6Je7fjyHCEwyfYOYoH2yNflP_C4gL5e3jGsAsHtD1ulnWqmOM-YEL4ZLFd_U7WYySkYrDuwoA9ool7nFGpx0R5vmsUrCdNWhPRgVaCt-uuBt3huIC9eJvySKZFGwpQGe-U2kq89LZhEBrQV_QA/w721-h480/young-adult-using-digital-device-while-travelling.jpg" width="721" /></a></div> </div> Il Nomadismo
Digitale è un fenomeno relativamente recente, da intendersi come una filosofia
che incontra un nuovo stile di vita. Abbracciando
una nuova dimensione a metà tra la fisica e la tecnica, si pone come obiettivo
il superamento della crisi e una sostenibilità economica ottenuta attraverso le
attività di comunicazione e informatica digitale. Con la
pandemia questo fenomeno ha subìto un’accelerazione radicale ed è stato facile
dimostrare come il lavoro da remoto, lo smart working (e lo smart living) siano
una possibilità concreta per tutti. Internet, le tecnologie digitali, in primis
quelle mobile come lo smartphone, in questo senso diventano uno strumento per
permettere a chiunque di seguire le proprie aspirazioni ed esigenze personali
senza sacrificare la crescita lavorativa. In un modello
in cui le interazioni creative diventano elementi fondamentali per generare una
nuova socialità al limite dello “strumentale”, la capacità di produrre e
processare una realtà diversa mette in discussione i valori conosciuti di spazio e tempo. Ad un
livello di lettura più profondo, infatti, questo orizzonte, portando con sé le
stigmate dei fallimenti della realtà precedente, si apre a considerazioni che rendono di fatto il pensiero tradizionale essenzialmente evanescente, artefatto. Secondo
alcuni studiosi della modernità tra cui Michel Maffesolì, il Nomadismo si
contraddistingue per una contaminazione e confusione di base, un ritorno cioè
per l’uomo alla sua essenza tribale (network locale) che vanifica in questo
senso ogni sforzo di ordine e di inquadramento. Perseguendo
il segno dello sharing, questo paradigma sembra definire il concetto di co-working
capace di creare ruoli e bisogni nuovi in contrasto alla logica generalista di tipo mainstream. <o:p>&nbsp;</o:p><o:p> </o:p>7 lavori
per diventare nomade digitale<o:p>&nbsp; </o:p>1. Web
WriterLa figura
professionale del&nbsp;web writer produce contenuti testuali per siti
web. <o:p> </o:p>2.
ProgrammatoreNella
categoria programmatore ci sono un gran numero di figure professionali, ovvero
tutti coloro che costruiscono software o siti web o applicazioni&nbsp;programmando,
cioè scrivendo linee di codice nei vari linguaggi esistenti. 3.
Graphic DesignerLa figura
del&nbsp;graphic designer produce grafiche, loghi, copertine, temi dei siti
web, banner. <o:p>&nbsp; </o:p>4.
TraduttoreSaper
tradurre da una lingua all’altra in maniera professionale significa avere
moltissime possibilità per diventare un nomade digitale. <o:p>&nbsp; </o:p>5.
Digital MarketerIl digital
marketer è colui o colei che&nbsp;si guadagna da vivere promuovendo la
vendita di oggetti o servizi sul web. Il loro mestiere è&nbsp;riuscire a
vendere attraverso lo strumento potentissimo che è Internet.&nbsp; <o:p>&nbsp; </o:p>6. Social
Media ManagerLa figura
del&nbsp;Social Media Manager&nbsp;è più recente, per ovvi motivi. Come
dice il nome, un SMM si occupa di&nbsp;gestire i profili social per conto di
un’azienda, un brand o un personaggio pubblico. <o:p>&nbsp; </o:p>7. Travel
BloggerLa figura
del&nbsp;travel blogger&nbsp;è un po’ meno definita ed è certamente la
più discussa di queste. Un travel blogger racconta luoghi e aziende legate a
certi luoghi.&nbsp;Collabora con enti del turismo, brand nazionali e
compagnie aeree. Offre la visibilità che si è costruito sui social network e la
sua capacità di creare contenuti interessanti in cambio di un compenso. <o:p>&nbsp; </o:p>In sintesi possiamo dire che il Nomadismo Digitale è uno stile di vita sicuramente
divertente per gli inquieti, gli iperattivi e i single in odor di primavera,
molto meno piacevole per chi ha bisogno di stabilità.Condividete lo stile smart o preferite la sedentarietà? Fatecelo Sapere.. <iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="350" scrolling="auto" src="https://my.sendinblue.com/users/subscribe/js_id/2uyqw/id/7" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 100%;" width="540"></iframe>

Nomadismo Digitale: tra smart living e stabilità

<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">“La moda è molto importante. Rende facile la vita, come ogni cosa che
dona piacere.” -&nbsp;Vivienne Westwood<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib5gdB2HiILb3Pp0hoFVCL380fxom2IkI4dPHxvhKdD2I02GANQ7HBvYZl3OxxAuyOjSzQwZVDZLY_YTpO2W81EES31n7zIX5Os_LDa_6Xshndzl6vSlfKxoWGBbMbaV0ZAIhy_V_vudH3GgqT1BYzRpgvcBj2_U3tyPQLOPI7eMQt91SceoHqSIT_AQ/s7200/people-happiness-shopping-purchase-concept-beautiful-woman-having-good-mood-while-holding-many-hangers-with-clothes-feeling-joy-while-looking-forward-to-new-purchase-or-fashionable-outfit.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4800" data-original-width="7200" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib5gdB2HiILb3Pp0hoFVCL380fxom2IkI4dPHxvhKdD2I02GANQ7HBvYZl3OxxAuyOjSzQwZVDZLY_YTpO2W81EES31n7zIX5Os_LDa_6Xshndzl6vSlfKxoWGBbMbaV0ZAIhy_V_vudH3GgqT1BYzRpgvcBj2_U3tyPQLOPI7eMQt91SceoHqSIT_AQ/w638-h425/people-happiness-shopping-purchase-concept-beautiful-woman-having-good-mood-while-holding-many-hangers-with-clothes-feeling-joy-while-looking-forward-to-new-purchase-or-fashionable-outfit.jpg" width="638" /></a></div> Proprio in queste ore stanno arrivando mail Amazon indirizzate agli&nbsp;abbonati a Prime&nbsp;per testare in beta&nbsp;Amazon Prime Wardrobe, il nuovo servizio dedicato alla moda che lancia un guanto di sfida agli e-store quali&nbsp;Zalando&nbsp;e simili.&nbsp;

<o:p>&nbsp;</o:p>

Di seguito il testo della mail:<o:p></o:p>

<o:p>&nbsp;</o:p>

«In qualità di membro Prime selezionato, ora hai
l’esclusiva opportunità di testare un nuovo servizio: Prime Wardrobe, il primo
avantaggio Prime sulla moda. Il programma è attualmente ancora in fase beta ed
è disponibile solo per un piccolo numero di membri Prime selezionati. Prime
Wardrobe ti consente di provare gli articoli di moda a casa per un massimo di 7
giorni e poi pagare solo ciò che tieni. Se desideri restituire qualcosa, puoi
utilizzare lo stesso pacco e l’etichetta di reso prepagata per il tuo reso. Non
vediamo l’ora di darti il benvenuto come cliente prova e attendiamo con
impazienza il tuo feedback. Per questo ti invieremo un questionario online
durante la fase di test e saremo lieti se tu potessi aiutarci a migliorare il
nostro servizio partecipando. Sei pronto a provare questo nuovo servizio?
Allora inizia oggi il tuo primo ordine. Assicurati di aver effettuato l’accesso
con il tuo account cliente Prime in modo da poter utilizzare il Prime Wardrobe.»<o:p></o:p><o:p>&nbsp;</o:p>Prime Wardrobe&nbsp;si configura a tutti gli effetti come un&nbsp;negozio d'abbigliamento&nbsp;o per meglio dire un&nbsp;“camerino di prova”&nbsp;per donna, uomo, bambini e neonati. Si tratta di un servizio&nbsp;totalmente gratuito ed incluso con Prime, senza extra costi o particolari commissioni. L’unico limite al momento riguarda il&nbsp;numero massimo di capi&nbsp;acquistabili con ogni ordine,&nbsp;6. 

<o:p>&nbsp;</o:p>

Come funziona Amazon
Prime Wardrobe?&nbsp;<o:p></o:p>

<o:p>&nbsp;</o:p>

Prime Wardrobe&nbsp;ti consente di provare gli articoli di moda a
casa per un massimo di 7 giorni e poi pagare solo ciò che tieni.<o:p></o:p>

Avrai 7 giorni per decidere in base a come ti stanno gli abiti e non solo. Per restituire qualcosa potrai semplicemente utilizzare lo
stesso pacco e l’etichetta di reso prepagata. Una volta passata
la settimana di prova, invece, verrà addebitato il costo dei soli oggetti
non restituiti.<o:p></o:p>

Tra i brand che attualmente rientrano in Prime
Wardrobe figurano Levi's, New Balance, Puma, Geox, Wrangler e gli Amazon
Essentials. 

Tempi di test della
fase beta<o:p></o:p>

Purtroppo
al momento non ci sono notizie riguardanti i tempi di test&nbsp;e dunque
quando effettivamente Amazon Prime Wardrobe potrà passare alla fase
pubblica per tutti. Il servizio infatti è ancora in fase Beta in Italia. Non è
lo stesso per gli&nbsp;Stati Uniti,&nbsp;dove il servizio è invece&nbsp;presente
dal 2018&nbsp;ed è molto apprezzato dagli utenti.<o:p></o:p>

È lecito pensare che ci vorranno ancora settimane prima
che venga esteso a tutti gli abbonati a Prime. In ogni caso il suo arrivo
potrebbe spingere nuovi utenti ad abbonarsi al servizio di Amazon che a questo
punto offre davvero molti vantaggi.

Niente male vero? Pensi che utilizzerai questo servizio?<o:p></o:p><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="350" scrolling="auto" src="https://my.sendinblue.com/users/subscribe/js_id/2uyqw/id/7" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 100%;" width="540"></iframe>

Amazon strizza l’occhio alla moda: con Prime Wardrobe provi ora e paghi poi!

“Ogni tecnologia
sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia” (Arthur C. Clarke)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3ZvqEdTFvC9xppi18E8H_WnkukobhWI_M2uz9OEqzO2vQmuHS9gIV_boG7a5648aHXQUDy3dzB8vKGk18UCTNmN3He-gYOtfguHaumJVUM5Aw3B6dtgP5QhfH6aLHL8t1UUtMifUg0FNjxme933ofC6IuJ5EAlQYFsrC7jnW7RjPFaD04tPvOKOeNvg/s5000/66261.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3327" data-original-width="5000" height="434" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3ZvqEdTFvC9xppi18E8H_WnkukobhWI_M2uz9OEqzO2vQmuHS9gIV_boG7a5648aHXQUDy3dzB8vKGk18UCTNmN3He-gYOtfguHaumJVUM5Aw3B6dtgP5QhfH6aLHL8t1UUtMifUg0FNjxme933ofC6IuJ5EAlQYFsrC7jnW7RjPFaD04tPvOKOeNvg/w651-h434/66261.jpg" width="651" /></a></div> </div> 

Attualmente il settore ecommerce
è tra quelli maggiormente in evoluzione; un cambiamento che passa tra le fitte
maglie della tecnologia e dell’economia permettendo con sempre maggiore
affidabilità di puntare ed arrivare all’obiettivo per realizzarlo. <o:p></o:p>

Una delle frontiere di sviluppo più
interessanti del settore è “Google Lens”, l’app di
casa Google dedicata alla Visual Search. <o:p></o:p>

Per capirci meglio, possiamo paragonare Google Lens
per la Visual Search all’analogo Shazam per la ricerca dei dati
sonori. <o:p></o:p>

Google
Lens permette infatti,
soltanto inquadrando un’oggetto o caricando un’immagine da smartphone, di riconoscere
gran parte dei prodotti e le sue applicazioni non sono limitate al settore ecommerce.&nbsp;Basti pensare che l’app funziona benissimo su monumenti, piante, paesaggi o
personaggi famosi mostrando in sovraimpressione una scheda informativa completa
di dati raccolti. <o:p></o:p>

A supportare la tendenza all’utilizzo
della Visual Search alcuni dati recenti rilevano che:<o:p></o:p>

<ul style="text-align: left;"><li>Il 62% dei millennial preferisce una ricerca
 visiva rispetto a qualsiasi altra nuova tecnologia.</li><li>Il 21% degli inserzionisti ritiene che la ricerca
 visiva sia la tendenza più importante per la propria attività nel 2019.</li><li>Il 45% dei rivenditori nel Regno Unito ora
 utilizza la ricerca visiva.</li><li>Il 36% dei consumatori ha condotto una ricerca
 visiva.</li><li>Il 35% degli esperti di marketing prevede di
 ottimizzare la ricerca visiva fino al 2020.</li><li>Il 55% dei consumatori afferma che Visual
 Search è fondamentale per sviluppare il proprio stile e gusto.</li></ul><ul type="disc">
</ul>

Con Google Lens, a pensarci
bene, avviene che quello che associamo all’immaginario&nbsp;concerne sempre
più la sensorialità, in particolare il “visivo” che diventa motore
principale del desiderio anche con i social. Per questo ed altri motivi, tutto
questo è studiato nel campo del marketing, soprattutto per la capacità di influenzare ed
orientare le percezioni e i modelli di riferimento, raggiungere la concorrenza
e prevedere una strategia finalizzata ad una transazione positiva. <o:p></o:p>

Al livello
marketing, infatti, la lente di Google è uno strumento davvero potente che permette di
riconoscere, diciamo pure in tempo reale, qualsiasi oggetto; una comparazione
tra le immagini on line con esiti molto interessanti. Grazie a questa
funzione, che sembra rifarsi al mondo magico, l’utente viene guidato all’individuazione
delle informazioni attraverso prezzi e “similitudini visuali” prossime, che
lo orientano nelle scelte e lo avviano alla vera e propria esperienza di acquisto.<o:p></o:p>

E a te? E’
mai capitato di vedere un abito che ti piace indossato da un amico, e di voler
sapere dove acquistarlo?<o:p></o:p>

Google Lens,
non a caso, si rivela molto utile nel momento in cui ci si imbatte in un prodotto
commerciale, sia esso un capo di abbigliamento o un libro, e si desidera
ottenere più informazioni su di esso in previsione di un possibile futuro
acquisto.<o:p></o:p>

Inoltre una funzionalità molto apprezzata è quella denominata&nbsp;Smart Text Selection:
attraverso uno scanner OCR, Google Lens è in grado di riconoscere il
testo inquadrato dalla fotocamera e dà all’utente la possibilità di
digitalizzare il testo, di usarlo all’interno di un documento o di procedere
alla sua traduzione tramite Google Traduttore. <o:p></o:p>

Dal 2017 Google
Lens ha fatto enormi passi in avanti e questo progressivo sviluppo ha
consentito a questa app l’integrazione negli smartphone di ultima generazione
insieme all’assistente Google.<o:p></o:p>

Si può dire
che Google Lens ha delle potenzialità davvero sconfinate: come è facile intuire la ricerca per immagini apre le porte girevoli ai siti ecommerce! <o:p></o:p><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="350" scrolling="auto" src="https://my.sendinblue.com/users/subscribe/js_id/2uyqw/id/7" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 100%;" width="540"></iframe>

L’evoluzione dell’ecommerce: scopriamo Google Lens!

“Il marketing non è più questione di ciò che sai produrre ma della storia che sai raccontare”, così ebbe a dichiarare&nbsp;Seth Godin&nbsp;informatico luminare statunitense.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiqALQK11ryhXbi-_Zf7_nGWkkkvvkGTto-egqJZv0geP9eQ04Vwon3TNfbgTUj6b86Woc69Jd5H_FsZcz1hzwLPjOZXhUHSONG-NRIi7x_fbO0ZqUC8kw2SM9hqUqNpQuTWehrvOerQgWhQWpYx7FEfvDSBm7isY0k5uOdqh-sud7eKGTvJcf-XZxeg/s4344/top-view-woman-typing-retro-typewriter-blank-paper.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3216" data-original-width="4344" height="465" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiqALQK11ryhXbi-_Zf7_nGWkkkvvkGTto-egqJZv0geP9eQ04Vwon3TNfbgTUj6b86Woc69Jd5H_FsZcz1hzwLPjOZXhUHSONG-NRIi7x_fbO0ZqUC8kw2SM9hqUqNpQuTWehrvOerQgWhQWpYx7FEfvDSBm7isY0k5uOdqh-sud7eKGTvJcf-XZxeg/w629-h465/top-view-woman-typing-retro-typewriter-blank-paper.jpg" width="629" /></a></div> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div>La narrazione infatti è una delle pratiche sociali ed educative che da sempre risponde a molteplici e complesse funzioni: dal “fare memoria” alla condivisione di esperienze collettive, dall’apprendimento al puro intrattenimento.Lo storytelling attraverso una piattaforma e-commerce non è una cosa di per sé singolare. Generare contenuti di valore è una delle chiavi di successo più ricercate in ambiente web. Anche per questo motivo molteplici brand hanno scelto di migrare su Shopify per vendere i propri prodotti online.Facciamo un esempio?Il famosissimo marchio tedesco Budweiser, produttore di birre, è uno dei negozi online più famosi realizzati con Shopify. Ovviamente, al suo interno non troverai in vendita il noto nettare dorato, ma una serie di accessori entusiasmanti firmati Bud.Una originale narrativa lega il brand alle diverse ricorrenze annuali come la festa di San Patrizio irlandese o la tedesca Oktoberfest dove il prodotto perdendo la sua radice territoriale diventa apriporte del valore trasmesso dal marchio stesso e si associa naturalmente all'esperienza "positiva".&nbsp;Tramite questa strategia trovano ragione anche quegli tremendi&nbsp;cappellini verdi con le trecce bionde così vistosi ma così tanto vivaci che mai prenderesti altrove!Shopify Inc. è una società canadese con sede a Ottawa (Ontario) che sviluppa e commercializza questa piattaforma di&nbsp;e-commerce. Oltre a questa ha creato anche il sistema di punto vendita Shopify POS, il marketplace delle app per Shopify e diversi strumenti di marketing dedicati alle imprese.Shopify&nbsp;è tecnicamente un software, una piattaforma con sistema&nbsp;Saas (software as a service)&nbsp;che ti permette di creare e pubblicare un negozio online senza installare un software sul tuo Pc o senza dover essere un esperto di codici di programmazione.Shopify è una piattaforma affidabile per caratteristiche di vendita, facilità d'uso e punteggi di soddisfazione del cliente: un biglietto da visita che lo rende una grande scelta sia per i principianti che per i venditori più avanzati.

Grazie alla sua usability intuitiva e completa, Shopify è lo
strumento per fare e-commerce più conosciuto al livello globale per la rapidità
di pubblicazione e di sperimentazione di un progetto. A questo si aggiunge
un’assistenza molto ben curata anche tramite chat. Amplia la scelta di temi
altamente personalizzabili e il vasto carnet di app. <o:p></o:p>

Shopify, ha una interfaccia semplice e
funzionale. Nel suo pacchetto base include la possibilità di inserire articoli blog, collezioni e di creare un inventario dei prodotti. Inoltre possono essere
abilitati buoni regalo e avviate campagne di marketing con un&nbsp;budget iniziale davvero contenuto.Uno degli errori ricorrenti per chi deve scegliere una piattaforma e-commerce, e quello di farlo a caso.In realtà, quando ci si accinge a creare un e-commerce, è fondamentale scegliere il software giusto. No a piattaforme antiquate, no al pressapochismo del cugino o del nipote del vicino di casa.&nbsp;Cercare di capire quali sono le funzionalità che servono (sia dal punto di vista del personale, che dal punto di vista del cliente) e qual è il livello di competenze del personale che gestirà l’e-commerce.In genere,&nbsp;Shopify è la prima scelta tra un e-commerce cosiddetto in SAAS.&nbsp;Shopify attualmente in questo settore ha staccato di gran lunga i diretti competitor di Storeden.

La piattaforma, oggi è disponibile anche in italiano e conta più
di 1 milione di negozi online in 175 paesi che hanno generato vendite per oltre
155 miliardi di dollari. (ultimo dato indicato).<o:p></o:p>E tu? L'hai provato? Cosa ne pensi?<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="350" scrolling="auto" src="https://my.sendinblue.com/users/subscribe/js_id/2uyqw/id/7" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 100%;" width="540"></iframe>

Shopify: il negozio on-line incontra lo storytelling

A partire dal&nbsp;1° luglio 2021,
per quanto riguarda il&nbsp;trattamento IVA&nbsp;delle operazioni
di&nbsp;e-commerce&nbsp;indiretto (ambito Business to Consumer) si
segnala che troveranno applicazione le novità introdotte dalla&nbsp;DIRETTIVA
(UE) 2017/2455 DEL CONSIGLIO del 5 dicembre 2017.<o:p></o:p>Questa riforma mira ad evitare perdite di entrate fiscali e a ridurre significativamente la frode transfrontaliera dell'IVA, in modo che le imprese europee ed extraeuropee competano su un piano di parità.In particolare i previsti aggiornamenti, consentiranno ai venditori di snellire le procedure burocratiche e ridurre le operazioni amministrative, e cambieranno il modo in cui i commercianti vendono all'interno dell'UE.&nbsp;La buona notizia è che attraverso il sistema a sportello unico, un portale web attraverso il quale l'IVA viene dichiarata e pagata elettronicamente, non sarà necessario registrarsi ai fini fiscali in un altro Stato. Ciò rende più facile per l'e-Commerce rispettare la legislazione.<div style="text-align: justify;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj7ckrTsKsxIKHA9Zr7J_pYyKzaf0KHFEIi9-Q8olRPvAB0K6bgYNZNun2_YOeN3NP_q4RtusTuqT4_w7Sn0l34W2ZGotjrMh9euDQ4xRz1l_ABTcRQoYMwvKtJMnJtWteohQdkvTp9q_YQgK3SlCPrDX5jwKscgmmukvsACbJpJ3VuvooTsjrr7ScReQ=s640" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj7ckrTsKsxIKHA9Zr7J_pYyKzaf0KHFEIi9-Q8olRPvAB0K6bgYNZNun2_YOeN3NP_q4RtusTuqT4_w7Sn0l34W2ZGotjrMh9euDQ4xRz1l_ABTcRQoYMwvKtJMnJtWteohQdkvTp9q_YQgK3SlCPrDX5jwKscgmmukvsACbJpJ3VuvooTsjrr7ScReQ=s16000" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div>Cosa cambia per la tassazione IVA nelle vendite transfrontaliere?<o:p></o:p>&nbsp;<ul type="disc"><li class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span face="&quot;Verdana&quot;,&quot;sans-serif&quot;" style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-language: IT;">Non sono più previste le soglie di protezione<span face="&quot;Verdana&quot;,&quot;sans-serif&quot;" style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-language: IT;">; Questa misura prevedeva una soglia che attualmente, è di 100.000
 euro in Germania, e 35.000 euro in Italia e Francia per i negozi che
 effettuano vendite transfrontaliere e per i quali vige l’obbligo di
 registrarsi per assolvere l'IVA in altri paesi dell'UE.</li></ul><div style="text-align: justify;"> </div><ul type="disc"><li class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span face="&quot;Verdana&quot;,&quot;sans-serif&quot;" style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-language: IT;">Con la nuova direttiva, viene applicata una&nbsp;nuova soglia
 uniforme in tutta l’UE&nbsp;per le micro-imprese, cioè a quelle
 imprese le cui vendite transfrontaliere non superano i&nbsp;10.000 euro&nbsp;annui.
 In altre parole, oltre 10mila euro di operazioni, l’azienda che vende ad
 altri paesi europei dovrà applicare l’Iva del paese di destinazione del
 bene venduto e spedito e pagare in quello Stato l’Iva.</li></ul><div style="text-align: justify;"> </div><ul type="disc"><li class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span face="&quot;Verdana&quot;,&quot;sans-serif&quot;" style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-language: IT;">One-Stop Shop (OSS)<span face="&quot;Verdana&quot;,&quot;sans-serif&quot;" style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-language: IT;">. Ogni
 stato membro dell'UE avrà un portale online dove sarà possibile
 registrarsi. In Italia, le aziende attualmente iscritte al&nbsp;MOSS&nbsp;verranno
 automaticamente registrate al nuovo sistema&nbsp;OSS&nbsp;a partire
 dal 1° luglio. I commercianti possono aderire al One Stop Shop per
 dichiarare e pagare l'IVA su tutte le vendite effettuate verso altri paesi
 dell'UE. La procedura semplifica la dichiarazione dell'IVA ed evita ai
 commercianti di aprire una posizione fiscale in più paesi.<o:p></o:p></li></ul><div style="text-align: justify;"> </div><ul type="disc"><li class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span face="&quot;Verdana&quot;,&quot;sans-serif&quot;" style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-font-family: &quot;Times New Roman&quot;; mso-fareast-language: IT;">Per i beni importati da Paesi o territori terzi&nbsp;(extra-UE)&nbsp;di
 valore non superiore a&nbsp;150 euro&nbsp;è possibile aderire al
 regime speciale dello&nbsp;IOSS Import One-Stop Shop&nbsp;o, in
 alternativa, dichiarare e pagare l’IVA all’importazione per conto degli
 acquirenti. In pratica per quanto riguarda le tasse doganali, se il
 fatturato è inferiore a 150 euro, il negozio online dello Stato membro
 sarà esente dalle tasse doganali. Tuttavia, se il fatturato supera i 150
 euro, il negozio online dello Stato membro (paese di destinazione) dovrà
 presentare una dichiarazione doganale completa e sostenere i costi
 corrispondenti.</li></ul> In particolare i previsti aggiornamenti,
consentiranno ai venditori di snellire le procedure burocratiche e ridurre le
operazioni amministrative, e cambieranno il modo in cui i commercianti vendono
all'interno dell'UE.&nbsp;<o:p></o:p>La buona notizia è che attraverso il
sistema a sportello unico, un portale web attraverso il quale l'IVA viene
dichiarata e pagata elettronicamente,&nbsp;non sarà necessario registrarsi
ai fini fiscali in un altro Stato. Ciò rende più facile per l'e-commerce
rispettare la legislazione.<o:p></o:p> Vuoi rimanere sempre aggiornato sulle ultime
notizie del web?<o:p></o:p>

























Compila questo form!<o:p></o:p><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="350" scrolling="auto" src="https://my.sendinblue.com/users/subscribe/js_id/2uyqw/id/7" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 100%;" width="540"></iframe>

Nuove regole IVA ecommerce 2021: Cosa cambia per le aziende?

<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div>Avete
già sentito parlare di ClubHouse? &nbsp;<o:p></o:p>

Lanciato
nel 2020 dalla Alpha Exploration Co. ClubHouse è diventato popolare nei primi
mesi della&nbsp;pandemia di COVID-19 ma ha conosciuto la popolarità nel gennaio
2021 dopo che Elon Musk è stato intervistato dal club GOOD TIME.<o:p></o:p>&nbsp;<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiivLAacL9ndBaD4tU3FvTKTOQ-xLZqgpc2JPwJQkE8YTOAmPsEJHaxEE8YDTIwKBgtHTXwoqzNDHnBdq0G3O7U2gJYfhWaB2vm5R0HijUJqTXYpuwWXQ2QMMlqdo3oZ37qBRJxHPGgaKA4zndrkTH4hi_oO7yRqmeMic8MDPrO_uKXJ6PZwuqkF1U9YA/s4001/sl_030720_28700_31.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4001" data-original-width="4001" height="455" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiivLAacL9ndBaD4tU3FvTKTOQ-xLZqgpc2JPwJQkE8YTOAmPsEJHaxEE8YDTIwKBgtHTXwoqzNDHnBdq0G3O7U2gJYfhWaB2vm5R0HijUJqTXYpuwWXQ2QMMlqdo3oZ37qBRJxHPGgaKA4zndrkTH4hi_oO7yRqmeMic8MDPrO_uKXJ6PZwuqkF1U9YA/w455-h455/sl_030720_28700_31.jpg" width="455" /></a></div> </div> Cos’è
ClubHouse?<o:p></o:p>

E’
stato definito come il “social network del momento”&nbsp;e si configura come
una piattaforma/applicazione&nbsp;ideata per&nbsp;sistema operativo IOS,
concepita prevalentemente per il canale audio.<o:p></o:p>

L’utilizzo
del social lo colloca a metà tra uno stream radio ed un podcast.<o:p></o:p>

<o:p style="font-family: verdana;">&nbsp;</o:p>

Come
funziona ClubHouse? <o:p></o:p>

Funziona
per Stanze (pubbliche/private/chiuse) e prevede una interazione
in tempo reale tra persone e gruppi ai quali gli utenti possono partecipare
previo invito degli ospiti delle stanze. <o:p></o:p>

All’interno
della stanza, inoltre, vi sono dei ruoli definiti: si può essere moderatori,
speaker o ascoltatori. Ai&nbsp;moderatori, come è facile
intuire, il compito di gestire i ritmi della conversazione. Su ClubHouse è
possibile interagire tramite alzata di mano o prenotazione di parola
autorizzata dal moderatore che può scegliere gli speaker ma anche espellere
gli utenti dalla stanza in caso di comportamento sbagliato.<o:p></o:p>

Su
ClubHouse oltre ai temi è possibile seguire anche “persone di interesse”.<o:p></o:p>

<o:p style="font-family: verdana;">&nbsp;</o:p>

Una
crescita repentina<o:p></o:p>

Valutata
100 milioni di dollari già quando aveva soltanto 1.500 utenti, adesso
secondo&nbsp;alcune statistiche, avrebbe raggiunto i&nbsp;due milioni
di utenti attivi&nbsp;ogni settimana e la valutazione avrebbe raggiunto&nbsp;un
miliardo di dollari.<o:p></o:p>

Per
il momento sembra davvero di essere di fronte a qualcosa di nuovo e dalle
potenzialità inesplorate. Ma non è tutt’oro quello che luccica.&nbsp;Vuoi rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie del web?Compila questo form!&nbsp;

<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="350" scrolling="auto" src="https://my.sendinblue.com/users/subscribe/js_id/2uyqw/id/7" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 100%;" width="540"></iframe>

ClubHouse, un “invito” a conoscere “il social del momento”

<h3 style="text-align: left;">Come molti già sapranno il Regno Unito ha introdotto una nuova, articolata disciplina IVA sulle vendite e-commerce.</h3><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhngWV2fcWEjESklar4WJIkvPTdQMbrK18z_t0vhQVhfhH1mA9mhp5eW9z9dyTBdG1ICuHQucIGIduxJp8E37Ikp9Bz4sioydhcnhL90wqkkpl3eDfhbNvFBm0Yr-M0LkpPKgwHKCfBDHVP/s640/Blog+%252818%2529.png" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center; white-space: normal;"><img alt="brexit ed e commerce" border="0" data-original-height="400" data-original-width="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhngWV2fcWEjESklar4WJIkvPTdQMbrK18z_t0vhQVhfhH1mA9mhp5eW9z9dyTBdG1ICuHQucIGIduxJp8E37Ikp9Bz4sioydhcnhL90wqkkpl3eDfhbNvFBm0Yr-M0LkpPKgwHKCfBDHVP/s16000/Blog+%252818%2529.png" title="Brexit ed e-commerce: come cambiano le regole per iva e dogane" /></a>Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.A partire dal 1 gennaio 2021, con la fine del periodo transitorio concordato tra Regno Unito e Unione Europea, il Regno Unito esce dall’Unione doganale e IVA europea.&nbsp;Fa eccezione l’Irlanda del Nord, che continuerà a essere trattata come territorio europeo sia a fini IVA che doganali.In linea di massima sulla base delle nuove disposizioni, il nuovo regime IVA è applicabile per le spedizioni transfrontaliere da UE a UK e viceversa.&nbsp;Distinguiamo due casi principali:- Nel caso in cui gli acquisti su SITO siano effettuati per un valore non eccedente 135 £- non si applicherà alcun dazio doganale in dogana.&nbsp; l’IVA sarà versata dal venditore con P.IVA UK sul valore complessivo della spedizione + spese spedizione;- La P.IVA UK non dovrebbe essere necessaria per acquisti su marketplace (tipo Amazon), in questo caso l’IVA sarà versata trimestralmente dal MARKETPLACE.- Nel caso in cui il valore della vendita sia superiore alle 135£ il merchant deciderà se inglobare nel prezzo di vendita dazi doganali e IVA, oppure sarà il destinatario a pagarli al corriere/poste.Il governo UK sta inoltre considerando di imporre un'imposta sulle vendite del 2% sul commercio elettronico online&nbsp;in aggiunta all'aliquota IVA standard del 20%. L’obiettivo sarebbe quello di stabilire condizioni di concorrenza eque per i rivenditori tradizionali che devono affrontare costi fisici e tariffe commerciali più elevate.&nbsp;I dazi doganali possono essere calcolati avvalendosi del seguente link: <span face="Calibri, sans-serif" style="font-size: 11pt; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; text-decoration-line: underline; text-decoration-skip-ink: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><a href="https://www.tradetariff.service.gov.uk/sections" style="text-decoration-line: none;">https://www.tradetariff.service.gov.uk/sections</a><div> </div>Il concetto di riscossione nazionale diretta apre lo scenario del pagamento dell’imposta immediatamente, all’atto dell’importazione, operazione per operazione.&nbsp;In pratica, non sarà più possibile regolare l’IVA, in modo neutrale per l’operatore, con integrazione della fattura di vendita, come accade oggi per gli acquisti “intra” UE, ma l’imposta dovrà essere “anticipata” dagli importatori.E voi acquistate dal Regno Unito? Siete favorevoli al "protezionismo" nazionale o preferite il liberismo comunitario? Compila il form per rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità del web.<div style="background-color: white; font-size: small;"><div> </div></div><div style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;"> </div><div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;"> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="350" scrolling="auto" src="https://my.sendinblue.com/users/subscribe/js_id/2uyqw/id/7" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; max-width: 100%;" width="540"></iframe></div> </div><div> </div>

Brexit ed e-commerce: come cambiano le regole per iva e dogane!

<h3>
Le piattaforme video e streaming stanno diventando sempre più importanti, così tanto da diventare praticamente di uso quotidiano nella vita di ognuno di noi.
Tendenze confermate da incassi davvero mostruosi.
Google ha infatti reso pubblici gli incassi del 2019 di una delle piattaforme più utilizzate in tutto il mondo.
YouTube nel solo anno 2019 ha incassato la bellezza di 15 miliardi dollari!
E se sembrano cifre esorbitanti, le previsioni in futuro parlano di un'ulteriore crescita.</h3>
<div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigwqX7jnhsB_veor0F-ChR9F0sFyiFmoDzw6YmnhRO67GSvs2zCF-slDDi96bkhCQsi6fgGn251ZbJomNgc2GD42aA6EunrBNSaCHn2aaOUULS73oDQt7G_ct9nsi9rdnPE_SEaPqsKcs/s1600/blog.png" imageanchor="1"><img alt="youtube guadagna 15 miliardi" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigwqX7jnhsB_veor0F-ChR9F0sFyiFmoDzw6YmnhRO67GSvs2zCF-slDDi96bkhCQsi6fgGn251ZbJomNgc2GD42aA6EunrBNSaCHn2aaOUULS73oDQt7G_ct9nsi9rdnPE_SEaPqsKcs/s1600/blog.png" title="youtube guadagna 15 miliardi" /></a></div>
<div>
 
</div>
<div>
<h3>
YouTube, l'ascesa dal 2005 ad oggi</h3>
La piattaforma video fondata nel febbraio del 2005 da Steve Chen, Jawed Karim e Chad Urley fu acquisita da Big G nell'ottobre 2006 per la modica cifra di 1,65 miliardi di dollari. 
 Da allora in poi la crescita di YouTube è stata esponenziale: di fatto è il secondo sito più visitato in tutto il web, dietro solo all'<a href="https://blog.netminds.it/2019/04/ineluttabile-ricerca-google-trends-avengers-endgame-seo-thanos.html">onnisciente Google </a>appunto. 
I dati diffusi dal colosso di Mountain View restituiscono un quadro più che roseo:&nbsp;sono stati guadagnati oltre 5,5 miliardi solo nell'ultimo trimestre nel 2019 dalla voce "incassi pubblicitari", 15,5 miliardi invece se si considera tutto l'anno. In soldoni il business generato da YouTube registra un'impennata del 36,5%&nbsp;in appena un anno. 
 
 
<h3>
Oltre 20 milioni di abbonati a YouTube Premium</h3>
Incassi da record anche grazie ai nuovi servizi offerti dalla piattaforma video che si uniforma ai competitor Prime Video e Netflix, offrendo agli abbonati contenuti esclusivi. 
Abbonati che sfondano inoltre il muro dei 20 milioni, registrando numeri impressionanti dal punto di vista delle visualizzazioni. 
Nel report annuale pubblicato da Global Web Index le statistiche sono davvero impressionanti: 2 bilioni di utenti che effettuano log-in ogni mese, 1 bilione di ore di visualizzazione dei video presenti sulla piattaforma ogni giorno. 
 
 
<h3>
Video e canali più visti su YouTube</h3>
Le query più importanti riguardano il mondo della musica: song, la la la e video occupano il podio delle parole più ricercate. 
Il video più visualizzato? "Despacito"&nbsp;di Luis Fonsi in collaborazione con Daddy Yankee che ha superato i 6 miliardi e mezzo di views. 
 Segue Ed Sheeran con "Shape You" che si ferma a "sole" 4 miliardi e 500 milioni di visualizzazioni ed infine medaglia di bronzo per Whiz Khalifa e Charlie Puth con il celebre brano "See You Again". 
Anche i canali giocano un ruolo fondamentale all'interno dell'ecosistema di YouTube.</div>
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 A possedere più utenti iscritti c'è il canale T-Series con oltre 123 milioni di utenti, seguito da Pewdiepie con 102 e Cocomelon con 69 milioni e 300 mila iscritti. 
Un bacino di utenza mostruoso per questi tre canali che superano complessivamente i 150 miliardi di visualizzazioni!!! 
E in Italia? 
Lo youtuber nostrano più seguito è&nbsp;FavijTv con 5 milioni e mezzo di iscritti. 
 
Sono numeri pazzeschi vero? Numeri di settori in costante crescita, che non conoscono crisi o battute d'arresto! 
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