<b>Le piattaforme social permettono una crescita esponenziale </b>della vetrina di vendita del commerciante <b>online</b>. A rafforzare questi principi, sono stati creati vari strumenti, definiti e-business, che permettono di veicolare le proprie offerte come veri e propri spot promozionali, mutando, in questo modo, la natura dei social media in canali pubblicitari di portata immensa, grazie alla condivisione continua e alla diffusione costante che avviene proprio grazie agli utenti facenti parte della rete del social utilizzato. Gli utenti, infatti, vedono il s<b>ocial network come un mezzo di confronto</b> tra di essi, permettono lo scambio di opinioni sul prodotto condiviso (e quindi pubblicizzato) e consentono di espandere la conoscenza del prodotto stesso. Questo trasforma l'<b>utente </b>in un<b> vero e proprio decision maker</b>, in quanto ogni azione effettuata attraverso la rete nei confronti di un prodotto, diviene mezzo di condizionamento, positivo o negativo, della propensione all'acquisto degli altri utenti.<br />
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Social media ed e-commerce: i dati</h1>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-avVT_oaM87I/WuwX4Bc9WlI/AAAAAAAABvI/5g_-YyO8yI8ax0X_Ljxvto_aSZdjsPOHgCLcBGAs/s1600/spedizioni.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-avVT_oaM87I/WuwX4Bc9WlI/AAAAAAAABvI/5g_-YyO8yI8ax0X_Ljxvto_aSZdjsPOHgCLcBGAs/s1600/spedizioni.png" /></a></div>
<div style="text-align: right;">
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La diffusione delle imprese commerciali elettroniche si sta espandendo a vista d'occhio. Nello specifico, <b>a partire dall'anno 2012</b>, infatti, si stima che nascano <b>ogni anno</b>, solamente in Italia, <b>10.000 aziende e-commerce</b>, anche se i dati non sono totalmente precisi e risultano essere in parte discordanti. Se a questi numeri si aggiungono tutte le aziende che non sono dotate di Partita I.V.A., in quanto non superano i 5.000 Euro di fatturato annuo, allora i dati divengono davvero consistenti. Infatti, essi stimano che le imprese e-commerce sorte negli ultimi 5 anni in Italia siano circa 100.000. Questo significa che <b>ogni mille abitanti almeno uno possiede un sito online e-commerce</b>. Di questo numero così grande, però, solamente una parte si appoggia ed utilizza i social media come mezzo pubblicitario e di diffusione del prodotto offerto. Nello specifico, <b>il 70% del totale delle imprese commerciali online utilizza i social network</b> per questo specifico scopo. In realtà, i dati che riguardano questo tipo di imprese innovative sono molto variabili o comunque suscettibili a variazioni, in quanto ogni giorno nascono, o chiudono, centinaia di aziende e-commerce. La media tra le imprese che si attivano e quelle che decidono di allontanarsi, volontariamente o meno, dal mercato, però, produce una crescita media annua in questo settore del 9%.<br />
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Delle aziende e-commerce presenti in Italia, (fonte: <a href="https://www.casaleggio.it/wp-content/uploads/2016/04/Focus_E-commerce_2016_Web1.pdf" rel="nofollow" target="_blank" title="il focus sull'e-commerce della Casaleggio Associati">https://www.casaleggio.it/wp-content/uploads/2016/04/Focus_E-commerce_2016_Web1.pdf</a>) <b>il 68% di esse utilizza</b>, come social media per lo svolgimento della propria attività,<b> Facebook</b>. Questo social network è sicuramente il più efficace tra le piattaforme social media, come anche affermato e sostenuto dagli stessi venditori online. A seguire vi è poi, a sorpresa, <b>YouTube</b>, la cui <b>percentuale di utilizzo</b> per questo scopo si aggira <b>intorno al 35%</b>. In realtà, è previsto che tale percentuale sia in calo, anche a causa dell'affermazione sempre più imponente di Facebook in questa fetta di mercato. Sempre per lo stesso motivo, sono <b>in calo </b>anche le quotazioni e la<b> fiducia</b> riposte nella piattaforma <b>Twitter</b>, la cui percentuale è uguale al 19%. Nel 2014 le aspettative di questo social network parevano in enorme crescita e la percentuale era fissata al livello del 22%. <b>A seguire</b>, vi sono ulteriori piattaforme, tra le quali ricordiamo <b>Google Plus, LinkedIn e Pinterest</b>, utilizzate rispettivamente con una percentuale del 16%, del 13% e dell'11%. Di queste LinkedIn, pur essendo nata per questo specifico scopo, è una delle piattaforme su cui i commercianti elettronici fanno meno riferimento, nonostante le grandi potenzialità in questo campo. A differenza degli altri social media, invece, è in costante crescita la quotazione e l'utilizzo della piattaforma Instagram. Nello specifico, i<b>l boom di Instagram si è avuto nel 2014</b>: infatti, i dati risalenti al 2012 fissavano la percentuale di fiducia degli utilizzatori al 4%, per poi aumentare all'8% l'anno successivo, <b>per arrivare</b>, infine, <b>al 17% </b>nel 2014. Oltre ai social media che si affermano sempre più negli anni, vi sono piattaforme che, invece, stanno oramai scomparendo. E' il caso di Flickr e Foursquare, che non risultano più delle priorità per le aziende commerciali elettroniche. Se confrontiamo i dati relativamente ad alcune categorie di vendita, ed in particolare nella fotografia e nello sport, <b>Facebook copre il 95% di questo mercato</b>. Il dominio di questo social network è in parte spiegato anche dalla funzione "Facebook connect", grazie alla quale i dati sensibili utilizzati dagli utenti per la registrazione al social vengono riutilizzati dalla piattaforma e-commerce per la loro celere profilazione. Dunque, una volta effettuato l'accesso cliccando "Accedi tramite Facebook" all'utente verrà richiesto solamente il consenso per l'utilizzazione dei propri dati da parte dell'impresa e-commerce.<br />
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Di tutte queste aziende che effettuano e praticano il commercio online, mediante l'utilizzo delle piattaforme social media come mezzo di amplificazione pubblicitaria, però, <b>solamente duecentocinquanta di esse circa occupano quasi tutto il mercato, nello specifico il 95%</b>. Questo significa che<b> le restanti aziende</b> e-commerce <b>si suddividono </b>la restante quota di mercato, pari al <b>5%</b>, corrispondente a circa un miliardo di fatturato annuo. Questo significa che, oltre alle imprese dominanti, le aziende e-commerce rimanenti guadagnano mediamente duemila euro lordi all'anno. Cifra veramente irrisoria. Le altre duecentocinquanta aziende dedite al commercio elettronico si spartiscono invece gli oltre 20 miliardi offerti dalla fetta più grande di questo settore di mercato.<br />
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-MaCw5WSEJy4/WCrV-5iHAxI/AAAAAAAAB40/lYlRv0Fal_AaTMbY5onUHTxoAfA_GdgxACLcB/s1600/loghi-social-network-e-commerce.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Loghi dei social network" border="0" height="226" src="https://2.bp.blogspot.com/-MaCw5WSEJy4/WCrV-5iHAxI/AAAAAAAAB40/lYlRv0Fal_AaTMbY5onUHTxoAfA_GdgxACLcB/s320/loghi-social-network-e-commerce.jpg" title="Loghi dei social network" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto: pixabay.com - Geralt</td></tr>
</tbody></table>
Nonostante le difficoltà incontrate in questo tipo di vendita, la moltitudine di normative e la rigorosità legislativa imposta in questo mercato, ma soprattutto le previsioni di basso guadagno, <b>sempre più imprese</b>, italiane e non, <b>decidono di investire in questo settore</b>, affidandosi alla vendita mediante social media. Nello specifico, sono sempre più ingenti le <b>risorse investite</b> dalle imprese e-commerce: il 50% di esse hanno affermato che aumenteranno i propri investimenti nell'anno successivo, mentre <b>il 35% ha dichiarato l'intenzione di volerli mantenere costanti nel 2017</b>. Di contro, il 12% di esse ha intenzione di non investire in questo mercato, mentre il 3% diminuirà le proprie risorse investite.<br />
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<h1>
Social media ed e-commerce: il ROI</h1>
<b>I rapporti tra social media e vendita elettronica</b>, però, è misurato mediante il rapporto tra le attività svolte sui sociale e il Ritorno sull'investimento, definito più semplicemente <b>ROI</b>. In questo caso, a differenza dei dati precedenti, le statistiche non sono del tutto confortanti. La percentuale delle imprese che giudica <b>soddisfacente l'utilizzo dei social media</b> per lo svolgimento della propria attività è, infatti, in netto calo: <b>solo il 19% </b>di esse giudica positivo questa forma di commercio nel 2016, mentre nel 2014 la percentuale era pari al 28%. Ma soprattutto, <b>il 27% delle imprese e-commerce ha definito </b>come<b> inefficace e insoddisfacente l'ausilio dei social media </b>e dei social network in questa attività, rispetto al 23% del 2014 (fonte:<a href="https://www.casaleggio.it/" rel="nofollow" target="_blank" title="il sito della Casaleggio Associati">https://www.casaleggio.it</a>). Quindi, nonostante la crescita nel numero di imprese e-commerce presenti nel mercato, il fatturato minimo realizzabile e la poca efficacia degli strumenti mediatici online,<b> stanno spingendo le imprese ad abbandonare questo metodo di svolgimento del commercio elettronico</b>, dato in netto contrasto con le altre statistiche riferite al mercato del commercio elettronico. Questa tendenza, però, è <b>riconducibile ad una variazione nella normativa del social media</b> più utilizzato dai venditori online. <b>Facebook</b>, infatti, negli ultimi anni <b>ha deciso di apportare delle modifiche ai propri algoritmi</b>, inserendo degli obblighi di pagamento per tutte le aziende che decidono di utilizzare questa piattaforma per entrare in contatto con i propri clienti, o fan, come vengono definiti dal social fondato da Mark Zuckerberg, e per tentare di avviare delle negoziazioni per la vendita dei propri prodotti o servizi.<br />
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Social media ed e-commerce: case history</h1>
Le <b>case history</b> che più hanno sfruttato l'dea di allargare il proprio mercato e-commerce mediante l'utilizzo dei social media sono state aziende di abbigliamento, come<b> C&amp;A </b>e <b>Adidas</b>, ma anche brico, come Brickmania, imprese specializzate in arredamento, come<b> Bolia</b>, e imprese di elettronica, come Magazine Voce (fonte:<a href="http://www.corrierecomunicazioni.it/it-world/20643_e-commerce-multicanale-ecco-le-case-history-d-eccellenza.htm" rel="nofollow" target="_blank" title="la fonte della notizia">http://www.corrierecomunicazioni.it/it-world/20643_e-commerce-multicanale-ecco-le-case-history-d-eccellenza.htm</a>).<br />
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-QIq7niBCcGQ/WCrWUgPU2eI/AAAAAAAAB48/ohiSOq1Z8coSvkdFePvpx9k4c7TgJLC0QCLcB/s1600/e-commerce-link-social-media.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Link collegamento social network ed e-commerce" border="0" height="213" src="https://1.bp.blogspot.com/-QIq7niBCcGQ/WCrWUgPU2eI/AAAAAAAAB48/ohiSOq1Z8coSvkdFePvpx9k4c7TgJLC0QCLcB/s320/e-commerce-link-social-media.jpg" title="Link collegamento social network ed e-commerce" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto: pixabay.com - Geralt</td></tr>
</tbody></table>
Anche per questi dati, la <b>combinazione tra social media e e-commerce </b>è considerata tendenzialmente positiva per pochi, ma inefficace per molti. Il motivo essenziale che spinge le aziende ad effettuare questa associazione è quello di avere la <b>possibilità di ingrandire il numero dei propri acquirenti</b>, oltre a quello di mettere in mostra i propri prodotti e di esporre le proprie offerte, ma nonostante questo le aziende devono <b>sottostare a rigorose leggi che riguardano la tutela dei consumatori e della loro privacy</b>, e a metodi onerosi imposte dalle più importanti piattaforme social, che ne delimitano l'efficacia. Un'ulteriore case history è rappresentata dalla principale compagnia aerea tedesca, oltre che una delle più note a livello mondiale, <b>Lufthansa</b>, che ha utilizzato il social network Facebook per tentare di conquistare la generazione compresa tra i 18 e i 30 anni. La strategia di Lufthansa è stata incentrata sulla<b> realizzazione di una "storytelling"</b>, ossia una raccolta di testimonianze con le esperienze vissute dai clienti della compagnia tedesca. Tale strategia ha comportato: una diminuzione di ben 530.000 persone che affermavano di non apprezzare Lufthansa; due milioni di visualizzazioni su Facebook; l'81% delle persone coinvolte rientra nella fascia di età di destinazione scelta. In tutto <b>sono stati raggiunti dalla compagnia aerea ben 16,3 milioni di cosmopoliti in più rispetto a prima del lancio pubblicitario</b> realizzato su Facebook (fonte:<a href="http://www.ecommerceguru.it/case-study/lo-storytelling-di-lufthansa-vola-alto-su-facebook" rel="nofollow" target="_blank" title="alcune case history">http://www.ecommerceguru.it/case-study/lo-storytelling-di-lufthansa-vola-alto-su-facebook</a>). La <b>medesima strategia</b> <b>è stata adottata</b> <b>da</b>l principale brand mondiale di fast food, <b>McDonald's</b>, che in estate ha lanciato su Instagram la campagna "Momenti d'oro". Tale pubblicità, che consisteva in una serie di scatti realizzati dagli utenti del social network che avevano come riferimento, diretto o indiretto, il marchio, ha comportato un <b>incremento della preferenza del brand del 4% rispetto alla situazione vigente prima del lancio pubblicitario realizzato su Instagram </b>(fonte:&nbsp;<a href="http://www.ecommerceguru.it/case-study/mcdonalds-il-successo-su-instagram-grazie-alla-magia-dellestate" rel="nofollow" target="_blank" title="la case history sul Mac Donald's">http://www.ecommerceguru.it/case-study/mcdonalds-il-successo-su-instagram-grazie-alla-magia-dellestate</a>).<br />
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Social media ed e-commerce: un rapporto sempre più stretto 

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-WNS-la-STgQ/V9ka4N7PJCI/AAAAAAAAB1U/c28s6glJgXoMluJdSFgUrTAZqaLdv_udwCLcB/s1600/Come%2Butilizzare%2Bi%2Bvideo%2Bper%2Bil%2Btuo%2Be-commerce.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Come utilizzare i video per il tuo e-commerce" border="0" height="213" src="https://4.bp.blogspot.com/-WNS-la-STgQ/V9ka4N7PJCI/AAAAAAAAB1U/c28s6glJgXoMluJdSFgUrTAZqaLdv_udwCLcB/s320/Come%2Butilizzare%2Bi%2Bvideo%2Bper%2Bil%2Btuo%2Be-commerce.jpg" title="Come utilizzare i video per il tuo e-commerce" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto:&nbsp;jphotostyle.com</td></tr>
</tbody></table>
<b>Hai un <a href="http://blog.netminds.it/search/label/e-commerce" target="_blank" title="tutti gli approfondimenti riguardanti l'e-commerce del nostro blog">e-commerce</a>&nbsp;e vuoi sfruttare i video per aumentare le vendite?</b> In questo approfondimento, ti diamo alcuni consigli su come <b>utilizzare i video</b> per il tuo e-commerce e migliorare l'user experience degli utenti che navigano sul tuo sito. Oltre ad una grafica accattivante e gradevole, infatti,&nbsp;<b>c'è bisogno anche di curare altri aspetti</b> che, se sottovalutati, possono incidere sul possibile fallimento del vostro negozio online. Anche perché, ormai,<b> il testo scritto non basta più </b>ed è necessario trovare delle forme multimediali per poter invogliare l'acquirente a comprare i vostri prodotti.<br />
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Come utilizzare i video per il tuo e-commerce</h1>
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<u>Descrizione del prodotto</u>: Quanti utenti, effettivamente, leggono la descrizione lunga del prodotto (soprattutto se è di decine e decine di righe)? Pochissimi. Proprio per questo, qualche caratteristica delle merci che vendete potrebbe non avere la giusta attenzione o sfuggire ai visitatori. <b>Con un video</b>, possibilmente breve ma coinciso,<b> potreste riuscire nell'intento.</b></div>
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<u>Presentazione del team</u>: Chi c'è dietro a un negozio virtuale? Probabilmente non lo saprete mai. <b>Per attenuare la distanza tra il venditore online e il possibile acquirente</b>, potreste fare un video in cui viene mostrato tutto lo staff (ed i relativi ruoli).</div>
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<u>Istruzioni per l'uso</u>: Il vostro sito ha delle <b>funzionalità particolari</b>? Potete, <b>con un video</b>, spiegarne il funzionamento, soprattutto di qualche sezione particolare.<br />
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<u>Tutorial</u>: Come funziona un prodotto? Come si installa? Ecco, un<b> video tutorial che illustri tutto ciò che serve&nbsp;</b>sarebbe l'ideale.<br />
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<u>Prodotti in azione</u>: Quali sono <b>i vantaggi nell'acquistare quel </b>determinato <b>prodotto</b>? <b>Potete spiegarlo con un video</b>, senza dilungarvi in tante parole. Del resto, spesso, un'immagine vale più di mille parole.&nbsp;</div>
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<u>Hai bisogno di aumentare le vendite del tuo e-commerce</u>?&nbsp;<b>Scrivici&nbsp;compilando semplicemente il&nbsp;<a href="http://www.netminds.it/contatti-web-agency-napoli-realta-aumentata-netminds.html" rel="nofollow" target="_blank" title="il form contatti della web agency Netminds">form contatti</a>&nbsp;</b>e troveremo la migliore soluzione per te.&nbsp;Il nostro staff è a tua disposizione.&nbsp;Ti aspettiamo!<br />
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Come utilizzare i video per il tuo e-commerce

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-hKOQvW2RCDw/V9LQYk7ndqI/AAAAAAAAB1E/71iv_Ie6DQYkb4NKeLanrwQByqv2FyrgQCLcB/s1600/Come%2Baumentare%2Ble%2Bvendite%2Bper%2Bil%2Btuo%2Be-commerce.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Come aumentare le vendite per il tuo e-commerce" border="0" height="213" src="https://1.bp.blogspot.com/-hKOQvW2RCDw/V9LQYk7ndqI/AAAAAAAAB1E/71iv_Ie6DQYkb4NKeLanrwQByqv2FyrgQCLcB/s320/Come%2Baumentare%2Ble%2Bvendite%2Bper%2Bil%2Btuo%2Be-commerce.jpg" title="Come aumentare le vendite per il tuo e-commerce" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto:&nbsp;publicdomainpictures.net - George Hodan</td></tr>
</tbody></table>
Hai deciso di vendere online i tuoi prodotti e <b>non sai come aumentare le vendite per il tuo e-commerce? </b><a href="https://www.accenture.com/us-en/_acnmedia/Accenture/next-gen-2/insight-post-parcel-etailer-research/pdf/Accenture-Differentiating-Delivery-How-Win-eCommmerce-Battle.pdf" rel="nofollow" target="_blank">Un'<b>indagine di&nbsp;Accenture Consulting</b></a>, che ha coinvolto oltre&nbsp;mille PMI presenti in dieci paesi di cinque continenti, ha cercato di capire come si possa incrementare, qualora fosse possibile, il fatturato di chi vende online. Ed i <b>risultati</b>, per alcuni aspetti, sono davvero<b> sorprendenti</b>. Pensate che<b> il prezzo</b> di un prodotto sia tutto? No, <b>non è tutto</b>. È importante, certo, ma ci sono anche altri aspetti da tenere in considerazione. Qualche esempio<b>:&nbsp;il 66% degli utenti acquista in base alla</b> modalità di<b> consegna</b> ed alla facilità di navigazione del sito. Non è, però, la percentuale più alta: <b>per il 76% degli utenti è fondamentale</b>, nella scelta di un rivenditore da cui acquistare, <b>la policy delle restituzioni</b>.<br />
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Il report, inoltre, ha messo in evidenza quelle che sono state chiamate, senza tanti giri di parole, le "<i>5 regole d’oro dell’e-commerce</i>". La <b>prima</b> è <b>rendere soddisfatto il cliente </b>e metterlo a proprio agio. Certo, detta così sembra un'indicazione molto generale ma nel dettaglio, ad esempio, si potrebbe fornirgli un codice con cui può tracciare la spedizione del prodotto in modo che possa capire quando gli debba arrivare (giorno e orario inclusi). La <b>seconda riguarda la restituzione </b>del prodotto. Niente sotterfugi: chiarezza e procedure semplici. <b>Il prezzo è soltanto il terzo fattore</b>. Qui è inutile girarci intorno: bisogna essere economici, in relazione a ciò che si vende. <b>La quarta regola&nbsp;</b>viene <b>definita "<i>fornitura di servizi segmentati</i>"</b>, cioè adattare la propria offerta a ciò che è l'offerta online. <b>La quinta -</b> e&nbsp;ultima regola - è la <b>personalizzazione delle offerte e delle merci</b>: sì, anche se la vostra fetta di mercato è molto piccola, bisogna cercare di inserire in catalogo prodotti che possano soddisfare tutte le richieste degli utenti.&nbsp;</div>
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Come aumentare le vendite del tuo e-commerce

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-BPcGbAAdXsM/V81LFs2KkYI/AAAAAAAAB0s/0gil9NAa1n829m9aWl0fENh_Tr8_1_CoACLcB/s1600/Pok%25C3%25A9mon%2BGo%2Bperde%2Bgiocatori%2Binizio%2Bdel%2Bdeclino%2Bo%2Bfase%2Bdi%2Bassestamento.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Pokémon Go perde giocatori: inizio del declino o fase di assestamento?" border="0" height="160" src="https://1.bp.blogspot.com/-BPcGbAAdXsM/V81LFs2KkYI/AAAAAAAAB0s/0gil9NAa1n829m9aWl0fENh_Tr8_1_CoACLcB/s320/Pok%25C3%25A9mon%2BGo%2Bperde%2Bgiocatori%2Binizio%2Bdel%2Bdeclino%2Bo%2Bfase%2Bdi%2Bassestamento.jpg" title="Pokémon Go perde giocatori: inizio del declino o fase di assestamento?" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto: flickr.com -&nbsp;iphonedigital</td></tr>
</tbody></table>
"La Stampa" - quotidiano di Torino e molto attento alle novità tecnologiche - ha titolato "<i><a href="http://www.lastampa.it/2016/08/30/tecnologia/news/il-declino-di-pokmon-go-HyGcM8UEl21TLEO82H7a9K/pagina.html" rel="nofollow" target="_blank" title="il declino di Pokémon Go secondo La Stampa">Il declino di Pokémon Go</a></i>". "Declino": stessa parola utilizzata da <a href="http://www.bloomberg.com/news/articles/2016-08-22/these-charts-show-that-pokemon-go-is-already-in-decline" rel="nofollow" target="_blank" title="l'approfondimento di Bloomberg">Bloomberg</a>&nbsp;in un approfondimento del 22 agosto 2016. Ma cosa è successo? <b>Pokemon Go</b>, <a href="http://www.lastampa.it/2016/07/11/tecnologia/perch-pokmon-go-il-gioco-per-smartphone-del-futuro-t7u2OIEgb5iHeRzt3NLiTN/pagina.html" rel="nofollow" target="_blank" title="il successo di Pokemon Go">il gioco lanciato durante l'estate che è stato un clamoroso successo</a>, <b>ha perso</b> - nel giro di un mese -<b> ben 15 milioni di utenti attivi nel mondo</b> passando dal picco di 45 milioni di metà luglio ai 30 del 16 agosto. Oltre ai numeri in discesa, però,<b> a preoccupare la Nintendo</b>, casa madre che ha sviluppato il gioco,<b> è la tendenza</b>: i giocatori scendono di giorno in giorno. Certo, è normale che un gioco possa perdere utenti, soprattutto dopo aver raggiunto il suo massimale.<br />
<br />
Ma, come ha spiegato alla BBC Craig Chapple, giornalista della rivista di giochi per smartphone PocketGamer.Biz, <b>c'è "</b><i><b>qualche perplessità sulla capacità di Pokémon Go di conservare i propri utenti sul lungo periodo</b>, sul fatto se ora come ora i giocatori trovano o meno sufficienti varietà e divertimento nell’esperienza di gioco, abbastanza da continuare a giocarci. Ma è importante notare che continua a essere un gioco di enorme successo nella maggior parte dei paesi, e i giocatori stanno continuando a usarlo e a divertirsi</i>" (dichiarazione tratta da un articolo del giornale online ilpost.it dal titolo "<i><a href="http://www.ilpost.it/2016/08/31/pokemon-go-calo-utenti/" rel="nofollow" target="_blank" title="il declino di Pokémon Go raccontato da ilpost.it">Ci siamo già stufati di Pokémon Go?</a></i>"). &nbsp;<b>Davvero Pokemon Go continuerà nel suo declino?</b> Quale sarà il futuro di Pokemon Go? Non lo possiamo sapere prima ma la cosa certa è che Nintendo sta correndo ai ripari con nuove funzionalità. Staremo a vedere.<br />
<br />
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Pokémon Go perde giocatori: inizio del declino o fase di assestamento?

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-NQBUWff02Tc/V8QT_7S08uI/AAAAAAAAB0E/tlEzZwA8q7cPPIuYRs8WVuIeIXxQuW-rwCLcB/s1600/DuckDuckGo%2Be%2BQwant.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="DuckDuckGo e Qwant" border="0" height="112" src="https://2.bp.blogspot.com/-NQBUWff02Tc/V8QT_7S08uI/AAAAAAAAB0E/tlEzZwA8q7cPPIuYRs8WVuIeIXxQuW-rwCLcB/s320/DuckDuckGo%2Be%2BQwant.jpg" title="DuckDuckGo e Qwant" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">DuckDuckGo e Qwant</td></tr>
</tbody></table>
<b>Stufi di essere subissati da pubblicità per essere semplicemente andati su un sito? </b>Volete dire basta a profilazioni da parte di Facebook, Google e altri colossi del web al solo fine di propinarvi pubblicità? Ebbene, sappiate che si può <b>navigare in modalità completamente anonima</b>: cioè, senza che vengano salvati i <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Cookie" rel="nofollow" target="_blank" title="cosa sono i cookie">cookie</a>&nbsp;e senza che veniate tracciati: ecco come fare (indicazioni tratte da un approfondimento di <a href="http://www.chefuturo.it/2016/08/privacy-invisibili-web-privacy/" rel="nofollow" target="_blank" title="approfondimento sulla privacy sul web di chefuturo.it">chefuturo.it</a>).<br />
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Per evitare che i siti possano comunicare ad altri la propria posizione, è necessario <b>installare "<a href="https://www.ghostery.com/" rel="nofollow" target="_blank" title="L'home page di Ghostery">Ghostery</a>"</b> mentre la più famosa estensione per navigare cancellando tutto ciò che possa essere profilato è "<a href="https://www.torproject.org/" rel="nofollow" target="_blank" title="l'home page di Tor Project"><b>Tor Project</b></a>", utilizzabile<b>&nbsp;con Firefox Mozilla</b>. Che differenza c'è con la navigazione in incognito, ad esempio, di Google Chrome? Tor agisce direttamente sull'indirizzo IP del computer, a differenza del classico Ctrl+shift+n (combinazione di tasti per navigare in incognito di Google) che si limita a non salvare cookie e cronologia ma mantiene la profilazione.<br />
<br />
Pensate che Google sia troppo "invadente" per quanto riguarda la privacy? <b>Provate ad usare <a href="https://duckduckgo.com/" rel="nofollow" target="_blank" title="l'home page di DuckDuckGo">DuckDuckGo</a>&nbsp;</b>che non immagazzina i dati di ricerca. <b><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Anonymous" rel="nofollow" target="_blank" title="maggiori informazioni su Anonymous">Anonymous</a>&nbsp;suggerisce</b>, però, il motore di ricerca <a href="https://www.qwant.com/" rel="nofollow" target="_blank" title="L'home page di Qwant"><b>Qwant</b></a>: a parte che è molto bello esteticamente, la particolarità è che non personalizza i risultati in base all'utente e, quindi, ovviamente non traccia nessun visitatore. Del resto, se è consigliato da Anonymous...<br />
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<u>Hai bisogno di una strategia che ti permetta di posizionarti al meglio nei motori di ricerca</u>?&nbsp;<b>Scrivici&nbsp;compilando semplicemente il&nbsp;<a href="http://www.netminds.it/contatti-web-agency-napoli-realta-aumentata-netminds.html" rel="nofollow" target="_blank" title="il form contatti della web agency Netminds">form contatti</a>&nbsp;</b>e troveremo la migliore soluzione per te.&nbsp;Il nostro staff è a tua disposizione.&nbsp;Ti aspettiamo!
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Come navigare in forma completamente anonima su internet: alcuni suggerimenti

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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-VVVk9-M7R4k/V715IAl-NXI/AAAAAAAABzc/UwvMy5lh5d8xUKfonM_cJxAIiGGfLFD1ACLcB/s1600/Twitter%252C%2BGoogle%2BShort%2BLink%2Be%2Bfattori%2BSEO%2Becco%2Ble%2Bnovit%25C3%25A0%2Bdi%2Bagosto%2B2016.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="160" src="https://1.bp.blogspot.com/-VVVk9-M7R4k/V715IAl-NXI/AAAAAAAABzc/UwvMy5lh5d8xUKfonM_cJxAIiGGfLFD1ACLcB/s320/Twitter%252C%2BGoogle%2BShort%2BLink%2Be%2Bfattori%2BSEO%2Becco%2Ble%2Bnovit%25C3%25A0%2Bdi%2Bagosto%2B2016.jpg" width="320" /></a></div>
<b>Siete stati in vacanza e non siete riusciti ad aggiornarvi sul mondo del web? </b>Nessun problema: vi riepiloghiamo le tre principali novità al riguardo. In particolare, <b>Twitter </b>e <b>Google</b> si sono mossi apportando dei <b>cambiamenti </b>che potrebbero modificare sia il lato user experience e sia lato SEO. Ma <b>andiamo nel dettaglio</b> e scopriamo cosa è successo.<br />
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Modalità notturna di Twitter</h1>
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Quante volte vi è capitato di rimanere abbagliati durante la navigazione su Twitter in ambienti scuri? Ecco, l'azienda di San Francisco ha risolto questo problema rendendo <b>possibile l'opzione "<a href="https://support.twitter.com/articles/20170263#night-mode" rel="nofollow" target="_blank" title="maggiori dettagli sull'opzione Modalità notturna di Twitter">Modalità notturna</a>" anche per iOS</b> (già presente nei dispositivi Android da qualche settimana). In pratica, attivando questa modalità il cellulare diventa meno luminoso mentre si naviga sull'app del social network rimuovendo gran parte del bianco presente sostituendolo con colori più scuri: per vederla all'opera, <b>vi basterà scorrere il dito da sinistra a destra e&nbsp;attivare lo switch "Modalità notturna"</b>.<br />
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Google URL Shortener cambia</h1>
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<b>Responsive e con molti più dettagli</b>. Restyling grafico e praticità sono le caratteristiche principali che hanno portato Google a cambiare la sua sezione "<b>Google URL Shortener</b>": in altre parole, il servizio di accorciamento dei link (<a href="https://goo.gl/" rel="nofollow" target="_blank" title="Il servizio di Google Short Link">questo</a>, per intenderci). Google lo ha reso simile a <a href="https://bitly.com/" rel="nofollow" target="_blank" title="l'home page di bitly">bitly</a>&nbsp;per quanto riguarda l'analisi delle visite: oltre al <b>numero totale di click</b> (divisibile anche per un determinato lasso di tempo), si può vedere anche i <b>browser più usati dagli utenti</b>, l'<b>origine geografica</b>, le <b>piattaforme utilizzate </b>(tipo Android o iOS, ad esempio) e i <b>referral.</b> Non solo: c'è il <b>QR Code</b> e la <b>possibilità di "nascondere" il link dal proprio account</b>. Oltre a ciò, è migliorata notevolmente l'user experience ed è molto più intuitivo e facile da utilizzare.<br />
<br />
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Modifica di due aspetti nella SERP di Google</h1>
Ricordate l'annuncio di Google di circa due anni fa riguarda il "<a href="https://webmasters.googleblog.com/2014/11/helping-users-find-mobile-friendly-pages.html" rel="nofollow" target="_blank" title="l'annuncio dei siti mobile-friendly">mobile-friendly</a>"? Ebbene, siccome - come ha scritto il colosso di <a href="https://webmasters.googleblog.com/2016/08/helping-users-easily-access-content-on.html" rel="nofollow" target="_blank" title="due novità nelle SERP annunciate da Google">Moutain View in cui ha annunciato le due novità che vi stiamo illustrando</a> - l'85% dei siti rispettano i requisiti per quanto riguarda la navigazione su dispositivi non fissi,<b> verrà tolto dalle SERP il label "mobile-friendly"</b>, inserito per far capire agli utenti se il sito è navigabile da smartphone e tablet. La seconda novità è più tecnica: <b>dal 10 gennaio 2017 Google</b>, per posizionare un sito, <b>terrà molto in considerazione l'user-experience degli utenti</b>. Nulla di nuovo, starete pensando. In realtà, nel suo approfondimento, fa tre esempi concreti: se un sito, prima di far vedere i contenuti agli utenti, mostra un&nbsp;<b>popup</b>, oppure se l'utente deve <b>chiudere una finestra prima di accedere al contenuto principale</b> o, infine, se viene<b> mostrato prima un contenuto "non principale" </b>(ossia quello che l'utente NON avrebbe dovuto vedere attraverso la sua ricerca) ma dalla grafica uguale a quello che avrebbe dovuto essere visualizzato per primo.<br />
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<u>Hai bisogno di una strategia di web marketing efficace e/o di migliorare il posizionamento del tuo sito sui motori di ricerca</u>?&nbsp;<b>Scrivici&nbsp;compilando semplicemente il&nbsp;<a href="http://www.netminds.it/contatti-web-agency-napoli-realta-aumentata-netminds.html" rel="nofollow" target="_blank" title="il form contatti della web agency Netminds">form contatti</a>&nbsp;</b>e troveremo la migliore soluzione per te.&nbsp;Il nostro staff è a tua disposizione.&nbsp;Ti aspettiamo!
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Twitter, Google Short Link e fattori SEO: ecco le novità di agosto 2016

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/--1o8JqgDg3s/V5sMSgvTESI/AAAAAAAABzA/ZiX9WGjC-QwMXxU5SlROO8ExCYExyQGiACLcB/s1600/Come%2Butilizzare%2Bla%2Brealt%25C3%25A0%2Baumentata%2Bper%2Bl%2527e-commerce.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Come utilizzare la realtà aumentata per l'e-commerce" border="0" height="180" src="https://3.bp.blogspot.com/--1o8JqgDg3s/V5sMSgvTESI/AAAAAAAABzA/ZiX9WGjC-QwMXxU5SlROO8ExCYExyQGiACLcB/s320/Come%2Butilizzare%2Bla%2Brealt%25C3%25A0%2Baumentata%2Bper%2Bl%2527e-commerce.jpg" title="Come utilizzare la realtà aumentata per l'e-commerce" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto: vimeo.com -&nbsp;Aidan AR Art</td></tr>
</tbody></table>
Con la diffusione massiccia dell'app Pokemon Go (<a href="http://blog.netminds.it/2016/07/come-utilizzare-pokemon-go-nel-marketing.html" target="_blank" title="il nostro approfondimento su Pokemon Go applicato al marketing">di cui vi avevamo parlato in un nostro approfondimento qualche giorno fa</a>) <b>è esplosa ufficialmente la Realtà Aumentata</b> (<a href="http://blog.netminds.it/2012/12/siamo-quasi-in-direttura-darrivo-per-la.html" target="_blank" title="il nostro approfondimento sulla realtà aumentata">noi ve ne cominciammo a parlare già 4 anni fa</a>&nbsp;e qualche mese addietro&nbsp;<a href="http://blog.netminds.it/2014/10/realta-aumentata-gamification-formazione-focus-completo.html" target="_blank" title="il nostor approfondimento sulla realtà aumentata">abbiamo approfondito ulteriormente la tematica</a>). Ma come applicarla all'e-commerce? Come utilizzarla per il vostro business online? Ecco alcuni <b>esempi pratici </b>che non vi faranno trovare impreparati. Prima di entrare nel vivo, però, c'è una premessa: del<b> rapporto tra realtà aumentata ed e-commerce</b> si è parlato proprio nei giorni scorsi attraverso alcune demo che ha mostrato <a href="http://www.ecommercemagazine.it/2016/07/27/ecommerce-demo-della-realta-aumentata-magic-leap/" rel="nofollow" target="_blank" title="l'home page di Magic Cleap">Magic Cleap</a>, una start up americana che ha come investitori, fra gli altri, Alibaba e Google.<br />
<br />
Un esempio di realtà aumentata ed e-commerce possiamo trovarlo con<b>&nbsp;<a href="http://www.cargocosmetics.com/" rel="nofollow" target="_blank" title="l'home page di Cargo Cosmetics">Cargo Cosmetics</a></b>, un brand che vende cosmetici. Qual è la particolarità? Semplice: <b>potrete provare</b>&nbsp;- virtualmente, ovviamente, ed attraverso l'applicazione FaceCake -&nbsp;<b>ombretto e rossetto sul vostro viso</b> per sapere in anticipo se vi piace o meno. Oppure si può tranquillamente attivare una <b>strategia che contempli un'integrazione tra l'offline e l'online.</b>&nbsp;Come fare? <b><a href="https://www.dominositalia.it/" rel="nofollow" target="_blank" title="il sito di Dominos Pizza Italia">Dominos Pizza</a> ci ha provato già qualche anno fa</b>: attraverso l'app <a href="https://blippar.com/en/" rel="nofollow" target="_blank" title="l'home page di Blippar">Blippar</a>,<b> era possibile trovare maggiori informazioni </b>come la pagina Facebook, prezzi nel dettaglio etc... etc... semplicemente inquadrando la pubblicità cartacea che si poteva trovare in strada. Ecco, si potrebbe fare lo stesso per un e-commerce invitando gli utenti ad utilizzare l'app per acquistare, trovare maggiori informazioni o, ancora, nel provare direttamente quel vestito (se il settore è l'abbigliamento). Insomma,<b> le idee sono davvero tante</b>: basta solo avere competenza e creatività. Ah, dimenticavamo: <b>noi abbiamo realizzato diverse app in realtà aumentata</b>, fra cui "<a href="http://blog.netminds.it/2016/04/google-paly-android-app-back-to-pompei-scavi-famosi-mondo.html" target="_blank" title="maggiori informazioni sull'app Back to Pompei"><b>Back to Pompei</b></a>", che vi permetterà di vedere gli scavi più famosi del mondo in 3D.<br />
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<u>Hai bisogno di realizzare un'app in realtà aumentata o anche un e-commerce</u>?&nbsp;<b>Scrivici&nbsp;compilando semplicemente il&nbsp;<a href="http://www.netminds.it/contatti-web-agency-napoli-realta-aumentata-netminds.html" rel="nofollow" target="_blank" title="il form contatti della web agency Netminds">form contatti</a>&nbsp;</b>e troveremo la migliore soluzione per te.&nbsp;Il nostro staff è a tua disposizione.&nbsp;Ti aspettiamo!
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Come utilizzare la realtà aumentata per l'e-commerce

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-mDOeJsKWwL8/V5c3LwMUMxI/AAAAAAAAByc/GwQMdEskJnAEHKKZaymZwcJb3Wnps20bQCLcB/s1600/Come%2Butilizzare%2BPokemon%2BGo%2Bnel%2Bmarketing.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Come utilizzare Pokemon Go nel marketing" border="0" height="180" src="https://2.bp.blogspot.com/-mDOeJsKWwL8/V5c3LwMUMxI/AAAAAAAAByc/GwQMdEskJnAEHKKZaymZwcJb3Wnps20bQCLcB/s320/Come%2Butilizzare%2BPokemon%2BGo%2Bnel%2Bmarketing.jpg" title="Come utilizzare Pokemon Go nel marketing" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto: YouTube -&nbsp;XprojectOriginal</td></tr>
</tbody></table>
Chi si occupa di <b>marketing</b>&nbsp;deve&nbsp;prestare la <b>massima attenzione</b> a tutte le novità che la tecnologia offre. E, oggi, sembra quasi inutile dirlo, c'è <b><a href="http://www.pokemon.com/it/videogiochi/pokemon-go/" rel="nofollow" target="_blank" title="maggiori informazioni su PokemonGo">Pokemon Go</a>,</b>&nbsp;la cui <a href="http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/7/24/POKEMON-GO-ITALIA-News-raggiunto-anche-in-Italia-il-primato-il-primo-allenatore-e-di-Ravenna-Oggi-24-luglio-2016-/716220/" rel="nofollow" target="_blank" title="Pokemon Go più usato di Facebook">app è più usata di Facebook</a>. Che sia una moda passeggera o meno, in ogni caso è opportuno capire come (e se) sia possibile <b>sviluppare delle strategie</b> di marketing utilizzando queste creature <a href="http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/7/24/POKEMON-GO-ITALIA-News-raggiunto-anche-in-Italia-il-primato-il-primo-allenatore-e-di-Ravenna-Oggi-24-luglio-2016-/716220/" rel="nofollow" target="_blank" title="le origini dei Pokemon">ideate in Giappone nel 1996</a>. Prima di entrare nel vivo, però, diamo due definizioni che possono risultare utili a chi non ha dimestichezza con l'applicazione: <b>modulo esca </b>e <b>PokeStop</b>. Il <a href="http://www.oggieunaltropost.it/2016/07/modulo-esca-pokemon-go.html" rel="nofollow" target="_blank" title="la definizione del modulo esca">modulo esca</a>&nbsp;è un oggetto che permette di attirare i Pokemon verso un Pokestop prestabilito. Cosa sono i Pokestop? I <a href="http://www.tecnocino.it/2016/07/articolo/pokemon-go-pokestop-come-funzionano/79593/" rel="nofollow" target="_blank" title="definizione di Pokestop">Pokestop</a> sono dei punti di interesse - generalmente musei, piazze etc... etc.. - dove è possibile curare i Pokemon, avere strumenti per giocare e tanto altro ancora. Dopo questa premessa, andiamo al <b>sodo della questione</b>.<br />
<h1>
</h1>
<h1>
Applicare Pokemon Go al marketing</h1>
Come sostiene anche il portale&nbsp;<a href="http://www.inc.com/walter-chen/pok-mon-go-is-driving-insane-amounts-of-sales-at-small-local-businesses-here-s-h.html" rel="nofollow" target="_blank" title="uno degli approfondimenti sui Pokemon applicati al marketing">inc.com</a>, prima di tutto <b>è necessario sapere se la vostra attività sia un Pokestop o una palestra </b>di questi animaletti. Il motivo è presto detto: <b>se</b> la vostra attività <b>fosse davvero un Pokestop</b>, potreste attirare gente in maniera gratuita. <b>Basterebbe semplicemente diffondere la voce</b>...Ad esempio, il B&amp;B "Fruscotto" a Verona ha scritto un <a href="https://www.facebook.com/fruscotto/photos/a.10152827534244305.1073741825.68217309304/10154558906124305/?type=1&amp;theater" rel="nofollow" target="_blank" title="il post su Facebook del B&amp;B Fruscotto">post</a> su Facebook il 19 luglio 2016 in cui ha invogliato gli utenti a venire nella sua struttura poiché ci sono diversi Pokemon. <b>Non siete un Pokestop? </b>Nessun problema:<b> va bene anche se il Pokestop è vicino a voi</b>. Lanciate un'esca nel Pokestop e inventate un qualcosa per cui le persone debbano passare prima da voi (ad esempio, se siete un takeaway potete dire "mangiate una pizzetta da noi prima di catturare i Pokemon"). Per quanto riguarda le palestre dei Pokemon, qui dovrete fare di necessità virtù: ad esempio,
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-tgkFdLjK7nQ/V5c5BdUHjOI/AAAAAAAAByw/zDCEScIUfBw2w-ahgOpnFQ37rpkVB0LDgCLcB/s1600/Pokemon%2BGo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Pokemon Go" border="0" height="240" src="https://1.bp.blogspot.com/-tgkFdLjK7nQ/V5c5BdUHjOI/AAAAAAAAByw/zDCEScIUfBw2w-ahgOpnFQ37rpkVB0LDgCLcB/s320/Pokemon%2BGo.jpg" title="Pokemon Go" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto: YouTube -&nbsp;UpComing Zone</td></tr>
</tbody></table>
<b>se avete una palestra accanto</b>, potrete offrire uno <b>sconto a chi ha conquistato quella palestra. </b>O, ancora, mettervi d'accordo con la palestra in questione e avere un pannello elettronico nel vostro negozio che dice quale squadra ha conquistato la palestra e invitare le persone a conquistarla.&nbsp;Infine, naturalmente,&nbsp;<b>postare tutto sui social</b> attraverso anche degli hashtag ad hoc. A questo punto, la domanda potrebbe sorgere spontanea:<b> e se un'attività fosse lontana da un Pokestop o una palestra?</b> Nessun problema: recatevi nei punti di Pokestop, ad esempio, e<b> lanciate un'esca mettendo in evidenza come siate stati voi</b> ad offrire l'esca alle persone. Non solo: potrete fare anche delle dirette su Facebook e Twitter (e altri social, ovviamente), caricare dei video, pubblicare foto etc... etc... Tutto qua? No! <b>Potrete</b> anche <b>mettere in palio dei premi</b>: chi recupera un tot di Pokemon avrà un coupon, ad esempio. <b>Insomma, le iniziative sono davvero tante</b>. E se doveste pensare che sia una moda, vi consigliamo di far presto. Perché nel marketing tutto può cambiare da un giorno all'altro.<br />
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Come utilizzare Pokemon Go nel marketing

<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-Hl_3Rxa5-jM/V44Bhh2YdDI/AAAAAAAAByA/alwukYqrlPAgFz7yq50eox2WkI_MvL6vwCLcB/s1600/E-commerce%2Bcome%2Borganizzare%2Ble%2Bcategorie%2Bal%2Bmeglio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="E-commerce: come organizzare le categorie al meglio" border="0" height="213" src="https://2.bp.blogspot.com/-Hl_3Rxa5-jM/V44Bhh2YdDI/AAAAAAAAByA/alwukYqrlPAgFz7yq50eox2WkI_MvL6vwCLcB/s320/E-commerce%2Bcome%2Borganizzare%2Ble%2Bcategorie%2Bal%2Bmeglio.jpg" title="E-commerce: come organizzare le categorie al meglio" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto: Wikipedia -&nbsp;JoseAlfredo9710</td></tr>
</tbody></table>
Uno degli aspetti più importanti per quanto riguarda lo <b>sviluppo di un <a href="http://blog.netminds.it/search/label/e-commerce" target="_blank" title="i nostri approfondimenti sull'e-commerce">e-commerce</a></b>&nbsp;è la possibilità di organizzare al meglio le categorie. Le<b> categorie</b> sono, in parole povere, la divisione dei prodotti in base a delle caratteristiche simili (ad esempio, "pantaloncini bambino"). Essendo di estrema importanza, bisogna capire<b> come gestirle al meglio </b>e fare in modo che non siano soltanto funzionali per i motori di ricerca ma anche per gli utenti che navigano. Un articolo di&nbsp;<a href="https://www.smashingmagazine.com/2013/12/efficiently-simplifying-navigation-information-architecture/" rel="nofollow" target="_blank" title="l'approfondimento sulle categorie dell'e-commerce">smashingmagazine.com</a>&nbsp;in inglese (poi spiegato in italiano dal portale <a href="http://news.pmiservizi.it/approfondimenti/internet-approfondimenti/categorie-ecommerce.html" rel="nofollow" target="_blank" title="l'approfondimento delle categorie">news.pmiservizi.it</a>) descrive al meglio tutto ciò, a partire dalla&nbsp;divisione delle categorie in tre parti:&nbsp;<b>cruciali, opzionali e irrilevanti</b>.<br />
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<b>Le categorie cruciali sono quelle che l'utente vede sul sito</b>: sono visibili (e visitabili) dal menù cliccandoci semplicemente sopra oppure sono disposti a tendina.<b> Le categorie opzionali sono presenti nel momento in cui l'utente digita semplicemente su una delle categorie cruciali</b>: ad esempio, sarebbero (considerando un e-commerce di abbigliamento) le taglie, i modelli, i colori etc... etc... Un <b>errore che spesso si commette è inserire questo tipo di categorie all'interno di quelle "cruciali"</b>: sono categorie secondarie, non nel senso di importanza ma sono più specifiche e forniscono informazioni utili soltanto dopo che l'utente abbia scelto cosa acquistare. Mettere entrambi sullo stesso piano vuol dire generare confusione al possibile consumatore. Infine,<b> le categorie irrilevanti sono quelle che l'utente non vede ma sono utilissime per il webmaster </b>o per chi si occupa del sito: sono, in altre parole, delle categorizzazioni che si fanno per capire il comportamento degli utenti, ad esempio "le categorie più cliccate", che non tutti possono vedere.<br />
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Come organizzare le categorie in un e-commerce al meglio</h1>
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Ecco, una volta capito grosso modo quali sono le categorie standard di un e-commerce, bisogna capire come organizzarle al meglio. Prima di fare tutto ciò, come scrive&nbsp;<a href="http://www.ofg.it/2016/02/errori-seo-da-evitare-in-un-e-commerce-categorizzare-i-prodotti/" rel="nofollow" target="_blank" title="come organizzare le categorie al meglio di un e-commerce">ofg.it</a>, c'è bisogno di alcune analisi preliminari, a partire dallo <b>studio dei prodotti</b>: che prodotti si vendono? Che tipologie? Quanti se ne vendono? Non bisogna dimenticare l'analisi del mercato, compresi i competitor: come si comportano i nostri concorrenti? Cosa propone il mercato? C'è davvero qualcosa che gli utenti chiedono ma non riescono ad ottenere?<br />
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Passiamo alla fase di "azione" vera e propria. Cominciamo dall'inizio: <b>le categorie</b>, a meno di casi particolari, <b>non devono essere troppe</b>. Altrimenti si genererà un menù troppo lungo che potrebbe addirittura confondere l'utente. L'ideale sarebbe avere delle macrocategorie per poi suddividerle a seconda dei nostri prodotti. Inoltre, <b>attenzione ai nomi da assegnare</b>: come scritto all'inizio del nostro approfondimento, non bisogna pensare solo ai motori di ricerca ma anche all'utente. Bisogna trovare un giusto compromesso: accattivanti ma SEO-friendly, SEO-friendly ma accattivanti.<br />
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<u>Hai bisogno di sviluppare un sito di e-commerce</u>? <b>Scrivici&nbsp;compilando semplicemente il&nbsp;<a href="http://www.netminds.it/contatti-web-agency-napoli-realta-aumentata-netminds.html" rel="nofollow" target="_blank" title="il form contatti della web agency Netminds">form contatti</a>&nbsp;</b>e troveremo la migliore soluzione per te.&nbsp;Il nostro staff è a tua disposizione.&nbsp;Ti aspettiamo!</div>
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E-commerce: come organizzare le categorie al meglio

<b>Comprare un'automobile utilizzando esclusivamente Twitter? </b><u>Si può fare</u>. E a dimostrarlo è un caso empirico che è successo in Spagna. L'evento è stato raccontato persino dal <a href="http://www.gazzetta.it/Passione-Motori/09-07-2016/nissan-diventa-social-twitter-ti-compri-auto-spagna-160288822101.shtml?refresh_ce-cp" rel="nofollow" target="_blank" title="l'articolo sull'acquisto via Twitter della Nissan">sito de "La Gazzetta dello Sport"</a>: partiamo dall'inizio. <b>Raul Escolano</b>, un esperto di marketing della penisola iberica, ha sfidato le case automobilistiche: <b>acquistare una vettura utilizzando esclusivamente il social network dei "cinguettii"</b>. Impresa titanica, almeno sembrerebbe.<br />
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-yayv4bccx7k/V4S3qX92KkI/AAAAAAAABxs/w9Q7JDg8Xjscl7j3-NIq1TyM8KGUey3WgCLcB/s1600/nissan-x-trail.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="La Nissan X-Trail venduta attraverso Twitter" border="0" height="133" src="https://1.bp.blogspot.com/-yayv4bccx7k/V4S3qX92KkI/AAAAAAAABxs/w9Q7JDg8Xjscl7j3-NIq1TyM8KGUey3WgCLcB/s200/nissan-x-trail.jpg" title="La Nissan X-Trail venduta attraverso Twitter" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fonte foto: Wikipedia -&nbsp;OSX</td></tr>
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Escolano, dal suo <a href="https://twitter.com/escolano" rel="nofollow" target="_blank" title="l'account Twitter di Raul Escolano">profilo Twitter</a>, ha lanciato l'<b>hashtag&nbsp;<a href="https://twitter.com/hashtag/compraruncocheportwitter" rel="nofollow" target="_blank" title="l'hashtag #compraruncocheportwitter">#compraruncocheportwitter</a>&nbsp;</b>(tradotto è "compra un'auto su Twitter"). La succursale della Spagna della<b> Nissan</b>, sul proprio <a href="https://twitter.com/Nissan_ESP" rel="nofollow" target="_blank" title="l'account Twitter di Nissan in spagnolo">account</a>, <b>ha raccolto la sfida</b>. Utilizzando la <b>piattaforma <a href="https://www.periscope.tv/" rel="nofollow" target="_blank" title="l'hoem page del sito di Periscope">Periscope</a></b>, <b>ha filmato il modello <a href="https://www.nissan.it/veicoli/veicoli-nuovi/x-trail/specifiche-prezzo.html" rel="nofollow" target="_blank" title="maggiori informazioni sul modello X-Trail">X-Trail</a></b>&nbsp;illustrando le caratteristiche - in maniera innovativa - del prodotto della casa giapponese. Tutto qui? Assolutamente no: la X-Trail è stata poi confrontata con i "rivali" attraverso un <a href="https://support.twitter.com/articles/20174538?lang=it" rel="nofollow" target="_blank" title="la caratteristiche del sondaggio su Twitter"><b>sondaggio su Twitter</b></a>, raccogliendo le opinioni di ben 2,6 milioni di follower. A raccogliere più opinioni favorevoli è stato proprio il SUV targato Nissan. Per completare tutto il processo online, anche<b> le chiavi sono state spedite attraverso un corriere</b> mentre l'auto è stata poi consegnata negli uffici della direzione generale di Nissan in Spagna. Quando è avvenuto l'<b>incontro di persona</b> tra il signor Escolano e Nissan? <b>Circa 2 mesi dopo la prima interazione online</b>.<br />
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